Vegliate e pregate!

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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ROMA, sabato, 1 dicembre 2012 (ZENIT.org).

Lettura

In questo ultimo giorno dell’anno liturgico il brano dell’Apocalisse ci riaggancia di colpo al primo brano della Genesi: là un albero dai frutti che si corrompono, qui l’albero della vita e dell’eternità; là la ricerca e la corsa dell’uomo verso la felicità, qui la risposta all’immensa nostalgia per la perduta amicizia di Dio; là un uomo che vuole essere come Dio, qui la gioia della presenza di Dio che sconfigge ogni tenebra e fa vivere nella luce. Al termine del lungo discorso apocalittico Gesù ci invita alla vigilanza (Lc 21,34-35) e alla preghiera (Lc 21,36).

Meditazione

Nel Vangelo di oggi Gesù, con passione, ci chiede di non perdere la coscienza critica. «State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra». Quando l’attesa è lunga, corriamo il pericolo di essere distratti e di non fare attenzione agli avvenimenti della vita: “i cuori si appesantiscono in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita”. Oggi, le molte distrazioni ci rendono insensibili e la propaganda può perfino cambiare in noi il senso della vita. Lontani dalla sofferenza di tanta gente nel mondo, non ci rendiamo conto delle ingiustizie che si commettono. Luca ci dice che la preghiera è fonte di coscienza critica e di speranza. «Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo». La preghiera costante è un mezzo assai importante per rendere sempre vigile il nostro spirito; approfondisce nel nostro cuore la consapevolezza della presenza di Dio in mezzo a noi e, così, ci dà forza e luce per sopportare i giorni difficili e crescere nella speranza. Gesù chiede vigilanza per non lasciarci sorprendere dai fatti. Come vivo questo consiglio di Gesù? L’ultimo avvertimento di Gesù, alla fine dell’anno liturgico, è questo: «Vegliate in ogni momento pregando». Come vivo questo consiglio di Gesù nella mia vita?

Preghiera

«Grande Dio è il Signore, grande re sopra tutti gli dèi. Nella sua mano sono gli abissi della terra, sono sue le vette dei monti. Suo è il mare, egli l’ha fatto, le sue mani hanno plasmato la terra» (Sal 94). “Vieni, Signore Gesù! Ecco, io vengo presto!”.

Agire

Oggi voglio leggere in profondità e con animo missionario i fatti che mi capitano, per saper leggere i segni dei tempi e scoprire la presenza nascosta del Cristo nel tessuto della mia vita quotidiana, affinché si compia il suo regno. Lungo la mia giornata ripeterò spesso il ritornello del salmo: “Vieni, Signore Gesù!”.

Meditazione del giorno a cura di padre Celeste Cerroni, M.S. (Missionari de La Salette), tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it 

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ZENIT Staff

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