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Vatileaks 2: processo fermo per due mesi per effettuare perizie

Perizie informatiche erano state richieste nell’ultima udienza del 7 dicembre. Padre Lombardi: “Nessuna previsione. Sicuramente non tempi brevi”

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“Pausa processo di almeno due mesi”. È quanto scrive sul suo account Twitter Gianluigi Nuzzi, giornalista Mediaset e autore del libro-scandalo Via Crucis, insieme ad Emiliano Fittipaldi, autore di Avarizia e giornalista de L’Espresso, coimputato al Tribunale vaticano per il cosiddetto caso Vatileaks 2.
 
Nello stesso processo sono coinvolti, con l’accusa di concorso nella divulgazione di documenti riservati dell Santa Sede, tre membri della disciolta Commissione referente sulle strutture economiche e amministrative del Vaticano (Cosea): Francesca Immacolata Chaouqui, mons. Lucio Angel Vallejo Balda e Nicola Maio. 
 
Il rinvio di due mesi è stato confermato in Vaticano, in quanto tale tempistica si è resa necessaria per lo svolgimento delle perizie richieste nel corso dell’ultima udienza, avvenuta alla vigilia dell’apertura del Giubileo della misericordia, lo scorso lunedì 7 dicembre.
 
Interpellato dai giornalisti sulla questione, il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha detto: “Quello che tutti sappiamo è che sono state ammesse le perizie. Allora bisogna chiedersi quanto tempo prende una perizia? Si devono nominare i periti, il perito d’ufficio, il perito di parte, decidere anche i materiali su cui effettuare le perizie e così via. Questo naturalmente prende del tempo. Una volta che la perizia è stata ammessa è automatico che si passano diverse settimane prima che abbia il risultato e si possa andare avanti”.
 
“Adesso – ha aggiunto il portavoce vaticano – dire che passeranno due mesi, sette settimane, nove settimane, sei e mezzo, questo non lo so… Aspettiamo che il Tribunale, una volta ricevuti i risultati della perizia, dica: ‘Andiamo avanti’. Sicuramente non si tratta di pochi giorni; intorno ai due mesi mi sembra un tempo ragionevole, plausibile. Però né il presidente, né io facciamo previsioni”.
 
Nessuna informazione, invece, su chi sia stato incaricato di effettuare le perizie richieste.
 
[S.C.]

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ZENIT Staff

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