USA, i vescovi sollecitano una riforma dell'immigrazione

Il cardinale Dolan e monsignor Gomez scrivono al Congresso

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WASHINGTON, venerdì, 23 marzo 2012 (ZENIT.org) – I leader parlamentari devono “trovare un’intesa” intorno alla riforma delle leggi nazionali sull’immigrazione. Lo hanno dichiarato ieri, in una lettera, il cardinale Timothy Dolan, arcivescovo di New York e presidente della Conferenza Episcopale USA, e monsignor José Gomez, arcivescovo di Los Angeles e presidente del Comitato per i Migranti della Conferenza Episcopale.

“La riforma dell’immigrazione è oggi più importante che mai, dal momento che le leggi statali e i provvedimenti locali stanno riempiendo il vuoto politico provocato dal Congresso”, scrivono i vescovi nella loro lettera allo speaker della Camera, John Boehner, al capogruppo della maggioranza democratica al Senato, Harry Reid, e ai capigruppo delle minoranze di entrambi i rami del Congresso. “Questo fenomeno crea in tutto il paese un patchwork di leggi e politiche che, come risultato, ha portato la discordia nelle nostre comunità”.

“A livello nazionale c’è un largo consenso sul fatto che il sistema di immigrazione statunitense è seriamente carente e va revisionato”, prosegue il messaggio.

Il cardinale Dolan e monsignor Gomez hanno espresso preoccupazione per l’impatto che le iniziative statali e locali stanno avendo sulle famiglie di migranti, che finiscono per dividersi a causa di questi provvedimenti.

“I bambini sono spesso vittime innocenti di queste politiche, che li allontanano dai genitori, con meno opportunità per loro di vivere una vita piena e produttiva nel loro paese natale, gli Stati Uniti”.

La lettera, inoltre, menziona gli ordinamenti statali dell’Alabama e dell’Arizona che “hanno creato ambienti dove gli immigrati, indipendentemente dal loro status legale e dall’applicazione della legge, sono posti gli uni contro gli altri, pregiudicando una fiducia ormai consolidata nella collaborazione tra immigrati e autorità locali”.

In più, prosegue la lettera, “certe disposizioni di queste leggi possono condizionare negativamente le istituzioni della chiesa – mense, rifugi per senzatetto, ospedali e parrocchie – che provvedono ai bisogni fondamentali, materiali e spirituali, delle persone che cercano aiuto, indipendentemente dal loro status”.

“Noi, assieme ad altre organizzazioni di stampo religioso, non siamo tenuti a controllare lo status migratorio delle persone in cerca d’aiuto, quando dobbiamo servirle”, si legge nella lettera.

La lettera dell’episcopato americano arriva proprio alla vigilia della visita di Benedetto XVI in Messico. Negli USA circa il 60% di immigrati sprovvisti di documenti sono di origini messicane.
La lettera riferisce inoltre che la Conferenza Episcopale predisporrà un documento a supporto della “piena autorità” del governo federale per “promulgare ed attuare” leggi sull’immigrazione.

Il cardinale Dolan e monsignor Gomez hanno incoraggiato i leader parlamentari ad approvare la riforma il prima possibile, fintanto che le leggi statali continueranno a “demolire la fabbrica sociale della nostra nazione, fino a che il danno non sarà irreparabile”.

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ZENIT Staff

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