Unioni Civili. Gandolfini: “Renzi vuole chiudere al confronto anche alla Camera”

Per il presidente del Comitato Difendiamo i Nostri Figli, la possibile imposizione della fiducia al governo sul ddl mortificherebbe il “confronto democratico”

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“Il Presidente del Consiglio, augurando la rapidissima approvazione alla Camera del ddl sulle Unioni Civili, ha auspicato anche sedute notturne in Commissione Giustizia per accelerare i tempi”. Lo dichiara Massimo Gandolfini, presidente del Comitato Difendiamo i Nostri Figli promotore dei Family day del gennaio e giugno scorsi.
“Già si profila quindi un nuovo voto di fiducia anche a Montecitorio, reiterando la strategia di chiudere la bocca al confronto democratico. Diviene sempre più intollerabile l’atteggiamento di protervia e arroganza del Governo, di fronte ad un tema di enorme coinvolgimento sociale”.
“La giustificazione adottata della necessità di riconoscere alle unioni civili diritti essenziali è falsa e destituita di ogni fondamento – prosegue Gandolfini – il vigente Codice Civile già riconosce diritti civili di convivenza e di mutuo soccorso, senza ricorrere a derive di simil-matrimonio pericolosissime per i bambini”.
“La coraggiosa battaglia dei ‘Parlamentari per la Famiglia’ si scontra con il muro ideologico di chi ha già deciso di non ascoltare le istanze del popolo italiano, espresse in Piazza San Giovanni ed al Circo Massimo, scegliendo di servire rivendicazioni lobbistiche che aprono la strada a pratiche che offendono il diritto dei bimbi di avere una madre ed un padre. È in atto una vera strategia di impoverimento morale della società: dopo le unioni civili, sono già alle porte l’eutanasia, la liberalizzazione delle droghe, il divorzio express … Ce ne ricorderemo!”, conclude poi Gandolfini.

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ZENIT Staff

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