Una Messa a Roma nell'anniversario del terremoto di Haiti

Organizzata dal Vaticano e dall’ambasciata di Haiti presso la Santa Sede

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry


di Elizabeth Lev*

ROMA, martedì, 11 gennaio 2011 (ZENIT.org).- Il 2010 si è aperto con uno dei più grandi disastri della storia recente: il terremoto che ha devastato Haiti il 12 gennaio. La forza distruttiva del sisma e le 50 scosse successive hanno sopraffatto l’area settentrionale di Port-au-Prince, la zona più popolosa del Paese. Su una popolazione totale di 9 milioni di abitanti, i morti sono stati più di 200.000 e i senzatetto un milione.

La tragedia di Haiti è ancora nella mente di tutti. Per ricordare il primo anniversario della sciagura, il Vaticano e l’ambasciatore haitiano presso la Santa Sede, Jean-Henri Guiteau, hanno deciso di promuovere una Messa speciale che avrà luogo nella Basilica di Santa Maria Maggiore questo mercoledì, 12 gennaio, alle 16.30. Il celebrante principale sarà il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, e la Messa è aperta a tutti coloro che vorranno partecipare.

Haiti era già la Nazione più povera dell’emisfero occidentale quando il terremoto ha decimato le sue infrastrutture, le abitazioni e i luoghi di commercio. Anche se la risposta mondiale è stata immediata e generosa, la via della ricostruzione era destinata ad essere lunga e difficile. Il disastro ha tuttavia colpito nuovamente Haiti in autunno, quando un’epidemia di colera si è diffusa a ottobre nella stessa regione, provocando altre vittime tra questa popolazione già prostrata. A novembre, inoltre, l’uragano Thomas ha colpito il Paese, rendendo ancor più complicata l’opera di ricostruzione.

Nel gennaio scorso, Benedetto XVI è stato tra i primi a parlare del dramma di Haiti, chiedendo durante l’Udienza generale preghiere per le vittime. “La Chiesa cattolica non mancherà di attivarsi immediatamente tramite le sue istituzioni caritative per venire incontro ai bisogni più immediati della popolazione”, ha promesso in quell’occasione.

Il Pontefice ha affidato ai Catholic Relief Services, con base negli Stati Uniti, il compito di supervisionare la partecipazione della Chiesa nell’assistenza al Paese. L’agenzia lavorava già ad Haiti da 55 anni. Finora i Catholic Relief Services hanno ricevuto più di 190 milioni di dollari per il sostegno al Paese e la sua ricostruzione. 159 milioni di dollari sono giunti da donatori privati (includendo Gates Foundation e New York Yankees); altri 80 milioni di dollari sono stati raccolti nelle Diocesi cattoliche degli Stati Uniti.

Sollievo spirituale

A questa Nazione sofferente, tuttavia, serve più del denaro. Se la Chiesa non ha risparmiato sforzi per aiutare fisicamente Haiti, la sua più grande preoccupazione è tuttavia per le anime.

La Messa di questo mercoledì, che riunirà i diplomatici di molte Nazioni, membri della Curia e moltissimi fedeli, è per le anime delle vittime e per i sopravvissuti, che cercano di superare le perdite e le avversità nel tentativo di ricostruire la propria Nazione.

Tra i tanti che hanno perso la vita c’è anche l’Arcivescovo di Port-au-Prince, monsignor Joseph Serge Miot, il cui cadavere è stato rinvenuto sotto le macerie della Cattedrale insieme a quello del vicario generale, monsignor Charles Benoit. Sono rimasti uccisi anche trenta seminaristi.

Il luogo della celebrazione non poteva essere scelto meglio. Santa Maria Maggiore, la chiesa più antica dedicata a Maria in Occidente, onore la Vergine come Madre di Dio e Madre della Chiesa. Questa antica Basilica, interamente decorata con mosaici delle promesse della salvezza, contiene una delle più preziose icone della Chiesa, la Madonna Salus Populi Romani, Salvezza del popolo romano.

L’icona è sempre stata associata alla buona salute, da quando Papa Gregorio Magno la portò sollevata durante la grande peste del 590, ma si riferisce anche alla cura delle anime della Chiesa universale. Copie di questa icona sono state portate in Cina dai primi missionari e da allora hanno viaggiato in tutto il mondo per portare la promessa della salvezza ai più isolati, ai più distanti e ai più sfavoriti.

Il Nuovo Anno porta promesse di rinnovamento, è un periodo di nuovi inizi e nuove risoluzioni. Da Roma, una città che ha conosciuto molte volte distruzione e rinnovamento, la Chiesa invia preghiere per assistere Haiti a rinascere più forte di prima, a livello sia di strutture che di spirito.

———-

* Elizabeth Lev insegna Arte e Architettura Cristiane nel campus italiano della Duquesne University e nel programma di Studi Cattolici dell’Università San Tommaso. Può essere contattata all’indirizzo lizlev@zenit.org.

[Traduzione dall’inglese di Roberta Sciamplicotti]

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione