Pope Francis delivers a speech in Piazzetta Reale during his visit in Turin

ANSA

“Una crisi non può essere superata senza giovani e anziani”

Nel suo primo incontro a Torino, papa Francesco si è soffermato sulla crisi demografica e sulla ricchezza della memoria dei nonni

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Torino si  sveglia presto questa mattina, anche se è domenica. Alle tre di notte i netturbini già spazzano le strade del centro e, poco dopo, gli operai provvedono agli ultimi controlli. I tassisti già lavorano per accompagnare i primi pellegrini giunti da fuori per dare il benvenuto a papa Francesco. I volontari della Sindone e delle diverse associazioni del territorio desiderano che la città sappia dare il meglio di sé e metta a frutto il sempre vivo valore dell’accoglienza.

La giornata è splendida e il sole, fin troppo caldo, non scoraggia un folto gruppo di rappresentanti del mondo del lavoro, riuniti nella piazzetta reale. Molti, tra la folla, i protagonisti di questo periodo di Ostensione, tra cui il salesiano don Claudio Belfiore, giunto da Roma, e don Luca Peyron, responsabile della Pastorale Universitaria.

Un papa come Francesco, così attento alle problematiche sociali non può dimenticare coloro che lavorano e mettere in rilievo il senso di responsabilità che contraddistingue le diverse categorie.

Attento alle problematiche più urgenti di una società che si sforza di uscire da una difficile crisi economica, il Pontefice esprime  la sua vicinanza ai giovani, ai disoccupati, ai cassaintegrati, agli imprenditori e agli artigiani che “fanno fatica ad andare avanti”. Ribadisce con fermezza che il lavoro è necessario non solo per l’economia, ma per lo spirito dell’uomo. Spesso gli esseri umani vengono trattati come mezzi e si tende ad escludere chi non produce.

“Siamo chiamati a dire no alla corruzione, no all’idolatria del denaro, no alle truffe, no alle tangenti”. Il conflitto sociale, ha ricordato Francesco,  deve essere prevenuto, tenendo presenti le istanze del metodo preventivo di Don Bosco.

Il lavoro è fondamentale, degno dell’uomo e della donna, ma il mondo  femminile, purtroppo, è ancora fortemente discriminato. Si deve soprattutto favorire la solidarietà tra le generazioni, sostenere l’apprendistato e dare importanza alla famiglia.

Il Papa ha lamentato la carenza di figli in Italia e ha messo in luce la ricchezza della memoria degli anziani: “Una crisi non può essere superata senza giovani, figli e nonni.”

A conclusione dell’incontro l’invito del Papa risuona con un preciso significato: “Siate coraggiosi, allora e, tutti i giorni, diventate artigiani del lavoro con la benedizione della Vergine e del Signore”.

 

 

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Giorgia Innocenti

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