Un vangelo apocrifo scoperto in Inghilterra

Il frammento appartiene alla collezione di papiri provenienti da Ossirinco

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ROMA, giovedì, 1 marzo 2012 (ZENIT.org) – Il decano della Facoltà di Teologia dell’Università di Navarra (Pamplona) e professore di Nuovo Testamento presso lo stesso ateneo, Juan Chapa, ha scoperto in Inghilterra un nuovo vangelo apocrifo, un testo che per il suo contenuto e per la sua forma ricorda i quattro vangeli contenuti nel Nuovo Testamento: Matteo, Marco, Luca e Giovanni.

Il frammento appartiene alla famosa collezione di papiri provenienti da Ossirinco (l’antica Oxyrhynchos, nel Medio Egitto), conservata e pubblicata dall’Università di Oxford, con il patrocinio della Egypt Exploration Society di Londra e della British Academy.

Il frammento, scoperto e pubblicato di recente, misura 7×7 cm ed è scritto su entrambi i lati con i resti di 22 righe. Da un lato, il documento contiene alcune parole rivolte da Gesù ai suoi discepoli, che – ha spiegato Chapa – sono “una chiamata alla sequela radicale, con un’allusione a Gerusalemme e al Regno.

Sull’altro lato viene raccontata la parte di un “esorcismo” fatto da Gesù, che – sempre secondo Chapa – non ha un esatto parallelo nei quattro Vangeli canonici e che, più di un nuovo esorcismo, sembra una sintesi di quelli già noti dagli altri vangeli e “dimostra l’importanza che questa attività aveva tra i primi cristiani”.

Secondo il papirologo, che collabora da anni al progetto di edizione dei papiri della collezione inglese, si ignora ancora l’importanza della scoperta, ma ha assicurato che “getterà nuova luce per conoscere meglio il cristianesimo dei due primi secoli e quello che leggevano e pensavano i primi cristiani d’Egitto, nonché sulla formazione dei Vangeli”.

“Si distingue in particolare per la sua età – spiega Chapa – perché è stato scritto intorno all’anno 200. Pochissimi manoscritti sono conservati di quell’epoca, e ancora di meno testimoni dei vangeli apocrifi”.

Come ha fatto notare lo studioso, proprio per quanto riguarda i primi due secoli della nostra era possediamo “poco più di una decina di manoscritti” dei quattro vangeli canonici e solo quattro dei vangeli apocrifi: il vangelo di Tommaso, il cosiddetto Egerton Gospel (noto anche come Papiro Egerton 2, l’unica testimonianza di un vangelo sconosciuto) ed altri due che alcuni esperti attribuiscono al vangelo di Pietro.

I quattro vangeli inclusi nel Nuovo Testamento sono quelli che la Chiesa ha tramandato come testimonianza autentica dell’epoca degli apostoli e il resto dei libri dello stesso genere sono finiti nell’oblio perché non aggiungevano nulla di nuovo al racconto dei vangeli canonici o perché diffondevano qualche dottrina particolare, spesso in contrasto o disaccordo con i vangeli canonici.

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ZENIT Staff

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