Un tesoro nascosto che può salvare il mondo

Il messaggio del Vangelo può donare speranza a tanti giovani in cerca di una spiritualità autentica, che sappia accoglierli ed abbracciarli

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La ricerca di Dio è sempre viva e pulsante nel cuore di ogni essere umano. Tanti giovani, in buona fede, avvertono un profondo desiderio di incontrare il Signore, ma finiscono per imboccare strade rischiose.

A volte le parrocchie appaiono troppo grandi per spalancare le braccia ed accogliere i problemi della gente. Entri in chiesa e ti senti spaesato. Dietro l’angolo c’è la tentazione di scoprire qualche setta che possa offrire un trattamento personalizzato e immediato. Ma a quale prezzo?  

Le nuove generazioni sembrano disorientate di fronte ad un insieme di nuove religioni che assomiglia sempre di più ad un grande supermercato. I “prodotti” offerti sono tanti e assai diversi tra loro: dalle spiritualità orientaleggianti ai movimenti che affermano di poter sviluppare le potenzialità dell’essere umano, dalle contaminazioni esoteriche al risveglio del paganesimo, dai gruppi che annunciano l’imminente fine del mondo ai culti che contattano gli extraterrestri.

Come in un supermarket, c’è la possibilità di girare tra gli scaffali e mettere nel carrello qualunque cosa, accompagnati dall’aria condizionata e dalla musica in sottofondo. Il problema è che la scelta dei prodotti da acquistare, in molti casi, non è determinata dalla qualità o da un reale bisogno. Spesso si è attratti dai cartellini che segnalano lo sconto, dai colori accattivanti della confezione o da qualche bella ragazza che ci propone un’offerta speciale: “Se compri due scatole di tonno, c’è una confezione di marmellata in omaggio”.

La stessa cosa accade, oggi, nello sconfinato mondo delle religioni. Invece di cercare un rapporto profondo con Dio, ci si lascia sedurre dall’intervista di qualche attore o cantante rock, che racconta il suo percorso religioso personale. Si inseguono le mode del momento, alimentate da una non-cultura costruita tra i talk show televisivi e notizie raccolte qua e là, navigando su Internet.

Vogliono farci credere che, per crescere spiritualmente, sia necessario spendere tanti soldi e partecipare al supercorso di qualche santone. Per purificare la propria anima, bisognerebbe prima svuotare il proprio conto in banca.

In ogni supermercato, al momento di pagare, c’è sempre la cassiera che chiede: “Ce l’ha la tessera per raccogliere i punti”? E noi siamo felici di lasciare i nostri dati personali per essere catalogati, schedati, inseriti in qualche lista di potenziali consumatori da tempestare di pubblicità.

In cambio, ci viene concessa una pallida speranza: prima o poi, dopo aver raccolto migliaia di punti, riusciremo a portare a casa uno dei premi del ricco catalogo illustrato. Ma, per il momento, c’è soltanto la fatica di trasportare una serie di buste piene di surgelati, scatolette e lattine. 

Questo è ciò che accade con certe nuove religioni. Ti fanno credere che, seguendo quel particolare culto, raggiungerai la piena realizzazione personale, il successo e la felicità. Ma una volta entrato nella setta, sarà difficile uscirne. Sarai schedato. Se vorrai raggiungere la perfezione assoluta, dovrai per forza continuare a pagare, per far crescere la tua “tessera-punti”.

Sembrano lontanissimi i tempi in cui, alla radio, si ascoltavano melodie come “Domenica è sempre domenica, si sveglia la città con le campane…”. In questo ritornello c’era l’immagine perfetta di un’Italia che non esiste più, dove il suono delle campane era il simbolo di una società fortemente impregnata di cultura cristiana.

All’epoca i ragazzi trovavano nella parrocchia e nell’oratorio un punto di riferimento sicuro per maturare e crescere in armonia, confrontandosi costantemente con gli altri. Oggi i giovani sono sempre più soli. Accendono la televisione e vengono indottrinati dai falsi modelli del consumismo, che rendono più difficile la realizzazione di una sobria ed autentica vita cristiana. E’ facile, perciò, che rimangano invischiati nella rete di religioni che propongono il Paradiso a buon mercato su questa Terra, senza dover faticare troppo.

Ecco perché è importante tornare a proporre il Vangelo a tutti. Farlo scoprire significa offrire agli altri un tesoro nascosto bellissimo, che non nasconde trappole o “tessere-punti”. C’è bisogno del messaggio di Gesù per donare un sorriso al mondo, per offrire fiducia e risvegliare la speranza nei cuori delle nuove generazioni. 

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Carlo Climati

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