Un "tariffario di riferimento" per le cause di canonizzazione

L’iniziativa della Congregazione delle Cause dei Santi vuole evitare qualsiasi “sperequazione” da parte di postulatori e attori. Previsto un eventuale sussidio per le “cause povere”

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E’ entrato in vigore, all’inizio di questo nuovo anno, un “tariffario di riferimento” a cui postulatori e attori delle cause di canonizzazione devono attenersi, affinché venga garantito, in maniera sobria ed equa, che non vi siano “sperequazioni tra le varie cause”. 

Ad annunciarlo è stato il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, durante la prolusione di apertura del 30° corso dello Studium del dicastero, ieri, alla Pontificia Università Urbaniana. Come riferisce L’Osservatore Romano, il tariffario “è una novità che giunge al termine del lavoro di collaborazione tra la Congregazione e i vari postulatori, che in questi mesi hanno risposto positivamente alla richiesta della Santa Sede di presentare la rendicontazione delle loro spese”.

“È bene che gli attori conoscano le spese alle quali vanno incontro, relative sia alle tasse della Santa Sede sia ai compensi dei postulatori”, ha affermato il cardinale Amato, informando anche che “qualcuno ha iniziato a far pervenire qualche offerta per le cause povere”. In tal senso, il porporato ha ribadito l’incoraggiamento a onorare l’invito, “fatto dal nostro regolamento”, perché la Congregazione “possa venire incontro a eventuali richieste da parte di cause meritevoli di tale sussidio”. [M.G.F.]

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ZENIT Staff

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