Un robot che aiuta i bambini a camminare

Presentato ieri all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, si stima che il nuovo strumento aiuterà ogni anno almeno 100 bambini che hanno perso l’uso degli arti

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La tecnologia viene incontro alle esigenze dei più piccoli. Grazie alla donazione di 350mila euro della Fondazione Roma, è stato possibile realizzare Lokomat, robot di ultima generazione per consentire il recupero della funzionalità delle gambe a bambini che hanno perso l’uso degli arti in seguito a danni neurologici, congeniti o acquisiti.

Presentato ieri all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Santa Marinella, sarà il primo dispositivo di questo tipo installato nel Lazio. Si stima che farà tornare a camminare almeno 100 bambini ogni anno, arricchendo così il laboratorio di robotica e analisi del movimento dell’Ospedale Bambino Gesù, struttura considerata un’eccellenza a livello internazionale.

“Siamo orgogliosi – dichiara il presidente della Fondazione Roma, Prof. Emmanuele Francesco Maria Emanuele – di donare questo macchinario di ultima generazione, che consentirà a bambini con disabilità motorie di tornare a camminare”. “Il progetto del MARLab – prosegue il prof. Emanuele -, vero e proprio centro di eccellenza del settore, riassume alcuni principi statutari e operativi della Fondazione Roma: l’attenzione nei confronti della salute e delle sue problematiche, nel momento in cui il Welfare State tradizionale mostra i suoi limiti; la vicinanza al mondo dell’infanzia; la consapevolezza del ruolo della ricerca scientifica nel costruire migliori condizioni di vita per tutta la comunità”. “Questa iniziativa – conclude il Presidente della Fondazione Roma – rappresenta la prosecuzione della collaborazione con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, che ha già dato buona prova di sé in occasione dei progetti ‘Smart Inclusion’, nel 2009, e ‘La robotica in pediatria’, avviato nel 2011”.

Il prof. Giuseppe Profiti, Presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, mostra gratitudine nei confronti della Fondazione Roma poiché questo robot “consente di rispondere in maniera importante ad una domanda di salute,  in questi casi particolarmente complessa e drammatica”. Il prof. Profiti afferma che la casistica di bambini con deficit delle funzioni motorie e della deambulazione “è molto ampia”, sia per le patologie congenite che per quelle acquisite. “Le famiglie hanno bisogno di una risposta adeguata sia dal punto di vista dell’eccellenza clinica che da quello dell’accoglienza, che come Ospedale ci impegniamo a dare loro”, prosegue il Presidente. “La riabilitazione robotica rappresenta in questi casi una nuova e sempre più importante opportunità riabilitativa – conclude -. Questo Laboratorio rappresenta una sede privilegiata per studiare e sviluppare questi nuovi sistemi robotici ad alta tecnologia”.

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ZENIT Staff

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