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Un rinnovato impegno ecumenico dei Focolari

Da Ottmaring, Germania, una dichiarazione nel solco dell’evento di Lund e degli altri importanti passi ecumenici in corso

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«Credo che ci voglia una conversione del cuore, cioè cominciare a pensare ecumenicamente». Così Maria Voce riassume, in un’intervista concessa in Germania, le motivazioni della Dichiarazione di Ottmaring, nella quale si esprime il rinnovato impegno ecumenico dei Focolari, che trova ancora più vigore nei continui gesti e parole di papa Francesco, come avvenuto la scorsa domenica alla chiesa anglicana di All Saints a Roma.
Nell’ultima settimana di febbraio il Consiglio generale del Movimento dei Focolari si è ritrovato nella Cittadella ecumenica di Ottmaring (vicino ad Augsburg) fondata da Chiara Lubich, dove da quasi 50 anni cristiani cattolici e evangelici, all’insegna del comandamento nuovo di Gesù, danno insieme testimonianza di quell’unità che esiste già fra i credenti in Cristo. Fu proprio in questa Cittadella che nel 1999 si preparò la Celebrazione per la firma della Dichiarazione Congiunta sulla Dottrina della Giustificazione.
In tale contesto squisitamente ecumenico si è desiderato esplicitare, sotto forma di dichiarazione, il rinnovarsi di una responsabilità e di un impegno che interpelli e incoraggi tanti ad adoperarsi con ancora più slancio per la causa della piena comunione fra i cristiani.
«In quest’anno – si afferma nella Dichiarazione di Ottmaring –, in cui si commemora il 500esimo anniversario della Riforma di Lutero, è stato di particolare rilievo l’incontro del 31 ottobre scorso a Lund, in Svezia, tra la Chiesa Cattolica Romana e la Federazione Luterana Mondiale, dove la Dichiarazione congiunta attesta la fiducia reciproca invitando le proprie comunità “a crescere ulteriormente nella comunione radicata nel Battesimo” e “a testimoniare insieme il Vangelo di Gesù Cristo”, essendo così messaggeri fedeli “dell’amore immenso di Dio per tutta l’umanità”».
«Come movimento mondiale, a cui aderiscono cristiani di molte Chiese e che vive perciò già l’esperienza di un popolo cristiano unito dall’amore reciproco, ci sentiamo interpellati in modo particolare». E, ancora, «ravvisiamo nell’incontro di Lund un vero “kairos”, un segno di Dio per il nostro tempo che sprona i cristiani ad impegnarsi ancora di più affinché il Testamento di Gesù “Che tutti siano uno” si realizzi. Con tutte le nostre forze vorremmo sostenere le Chiese nell’impegno per arrivare alla piena e visibile comunione e a servire insieme l’umanità».
Di conseguenza si esplicita una promessa: «Faremo tutto il possibile affinché le nostre attività, iniziative e riunioni, a livello internazionale e specialmente locale, siano sostanziate di questo atteggiamento aperto e fraterno tra i cristiani. Continuiamo ad impegnarci nella comunione tra Movimenti e Comunità cristiane in tutto il mondo, in modo particolare nella rete ecumenica “Insieme per l’Europa”, affidando a Dio il cammino delle nostre Chiese affinché si accelerino i passi verso la celebrazione comune nell’unico calice».
La presente Dichiarazione di Ottmaring, accompagnata da una lettera di Maria Voce, è stata inviata a papa Francesco, al patriarca Bartolomeo I di Costantinopoli, all’arcivescovo di Canterbury Justin Welby, al presidente e al segretario generale della Federazione Luterana Mondiale, rispettivamente Munib A. Younan e Martin Junge, al segretario generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese Olaf Tveit e ad altri responsabili, come espressione del rinnovato impegno ecumenico.
Infatti nell’intervista rilasciata in Germania, per quanto riguarda gli appartenenti al Movimento, Maria Voce precisa: «Non ci può essere una persona dei Focolari che, da quando viene a conoscenza di questa Dichiarazione, pensi che l’impegno per l’ecumenismo riguarda solo quei Paesi dove ci sono cristiani di varie Chiese, ma che non lo tocchi personalmente perché sta bene nella sua Chiesa e non è interessato a tali problemi».

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ZENIT Staff

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