Un presule critica l'insinuazione di Obama sulla "bigotteria" americana

Il voto per sostenere il matrimonio non può essere equiparato al razzismo

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WASHINGTON, D.C., lunedì, 26 settembre 2011 (ZENIT.org).- Per il leader dei Vescovi degli Stati Uniti, il Governo federale non dovrebbe presumere che la maggior parte dei suoi cittadini sia moralmente cieca.

L’Arcivescovo Timothy Dolan di New York, presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Sati Uniti, lo ha affermato in una lettera al Presidente Obama inviata martedì e riferita alla mossa dell’Amministrazione di attaccare la costituzionalità del Defense of Marriage Act (DOMA).

Il DOMA è stato firmato dal Presidente Bill Clinton nel 1996 e definisce il matrimonio l’unione legale tra un uomo e una donna.

“Signor Presidente, la esorto con rispetto a rivedere l’approccio della sua Amministrazione al DOMA”, ha scritto l’Arcivescovo, definendo “particolarmente sconvolgente” che l’Amministrazione “attribuisca a quanti sostengono il DOMA una motivazione basata sul pregiudizio e sulla discriminazione”.

“E’ sbagliato e ingiusto equiparare l’opposizione alla ridefinizione del matrimonio a una discriminazione razziale intenzionale o ostinatamente ignorante, come la sua Amministrazione insiste a fare”.

“Il nostro Governo federale non dovrebbe presumere un cattivo intento o una cecità morale da parte della stragrande maggioranza dei suoi cittadini, milioni dei quali sono andati alle urne per sostenere direttamente il DOMA nei loro Stati e hanno così sostenuto il matrimonio come unione di un uomo e una donna”, ha insistito l’Arcivescovo Dolan.

“Allo stesso modo, un disaccordo politico sul significato del matrimonio non può essere considerato dai funzionari federali un’offesa federale”, ha aggiunto.

Madre e padre

L’Arcivescovo di New York ha quindi sottolineato che Obama ha mostrato sostegno per il valore del matrimonio, e si è riferito al messaggio del Presidente per la Festa della Mamma e la Festa del Papà, definendoli “dichiarazioni acute e incoraggianti”, in cui Obama “sottolinea giustamente il ruolo fondamentale sia della madre che del padre nella vita di un bambino”.

“Credo quindi che sarà d’accordo sul fatto che ogni bambino ha il diritto di essere amato sia da una madre che da un padre”, ha proseguito il presule. “L’istituzione del matrimonio è costruita su questa verità, che va al cuore di quello che i Vescovi cattolici degli Stati Uniti, e i milioni di cittadini che condividono la nostra visione su questo tema, vogliono per tutti i bambini e per il bene comune della società”.

L’Arcivescovo Dolan ha poi ribadito il rifiuto della Chiesa verso “ogni avversione e trattamento ingiusto contro una persona”.

“Il nostro profondo rispetto per il matrimonio come unione complementare e fruttuosa di un uomo e una donna non annulla la nostra preoccupazione per il benessere delle persone, ma la rafforza”, ha dichiarato.

“Se tutte le persone meritano il nostro rispetto, nessun’altra relazione fornisce per il bene comune ciò che dà il matrimonio tra marito e moglie”, ha concluso. “La legge dovrebbe riflettere questa realtà”.

Il testo della dichiarazione dell’Arcivescovo Dolan è disponibile su www.usccb.org/issues-and-action/marriage-and-family/marriage/promotion-and-defense-of-marriage/upload/dolan-to-obama-doma-letter-sept-20-2011.pdf

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ZENIT Staff

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