Un pesce che parla

L’ineffabilità di Dio solo il santo – anche senza parole – me la sa trasmettere con il linguaggio del suo “stare” nell’amore

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Bruno mi confida che si sta preparando a celebrare il sessantesimo di matrimonio. “Sessant’anni di matrimonio!” – esclamo. “Ma… Bruno; tu conosci tua moglie?!” Mi guarda e sorridendo mi da la risposta ovvia: “Siamo insieme da sessant’anni!”

Tra il serio e il faceto e una battuta e l’altra, la conversazione ha continuato sullo stesso tema. Alla fine siamo rimasti persuasi che si conosce una persona non tanto perché si è vissuti a lungo assieme, ma per quanto ci si è sinceramente amati.

“Chi ama conosce”. Solo l’amore vero, non velato da egoismi, è clima di conoscenza reciproca, perché uno permette all’altro di uscire da sé, dalla sua superficialità, di essere e manifestare sinceramente se stesso”.

Il linguaggio dell’amore è l’espressione più chiara ed eloquente fra gli esseri umani.

Il clima privilegiato perché il pesce si esprima è lo stare in acqua. Noi diciamo che il pesce è muto. Ma il pesce in acqua ha un linguaggio perfetto che gli altri pesci capiscono.

Se chiedo al pesce di descrivermi il mare, non lo devo chiamare sulla spiaggia a parlarmene; è sufficiente che lo lasci guizzare. Il suo modo di guizzare, la velocità e la scioltezza dei suoi movimenti mi parlano del mare più e meglio di qualsiasi profondo scienziato.

L’ineffabilità del mare solo il pesce – muto come un pesce –  me la sa trasmettere con il linguaggio del suo “stare” in mare.

L’ineffabilità di Dio solo il santo – anche senza parole – me la sa trasmettere con il linguaggio del suo “stare” nell’amore.

Il linguaggio del “come vi amerete” è capito chiaramente da tutti.

Ciao da p. Andrea

Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui.

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Andrea Panont

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