Un nuovo umanesimo, per guardare alla vita come bellezza e amore

Messaggio della CEI per la Giornata della Vita

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

di Antonio Gaspari

ROMA, giovedì, 4 novembre 2010 (ZENIT.org).- Per rinnovare e alimentare la speranza “occorre diffondere un nuovo umanesimo”, per “guardare alla vita come al dono più alto che Dio ha fatto all’umanità”.

E’ quanto si legge nel Messaggio per la 33a Giornata nazionale per la vita (6 febbraio 2011), scritto a Roma il 7 ottobre, Memoria della Beata Vergine del Rosario, e diffuso oggi 4 novembre, dal Consiglio Episcopale Permanente della conferenza Episcopale Italiana (CEI).

Con il titolo “Educare alla pienezza della vita” la CEI propone e auspica una “cultura della vita che la accolga e la custodisca dal concepimento al suo termine naturale e che la favorisca sempre, anche quando è debole e bisognosa di aiuto”.

Di fronte a episodi di efferata violenza che raccontano di “creature a cui è impedito di nascere, esistenze brutalmente spezzate, anziani abbandonati, vittime di incidenti sulla strada e sul lavoro” il Messaggio propone una “svolta culturale, propiziata dai numerosi e confortanti segnali di speranza, germi di un’autentica civiltà dell’amore, presenti nella Chiesa e nella società italiana”.

Dopo aver ringraziato i tanti uomini e donne di buona volontà, giovani, laici, sacerdoti, persone consacrate, i nonni e le nonne, le famiglie, le parrocchie, gli istituti religiosi, i consultori d’ispirazione cristiana e tutte le associazioni che sono fortemente impegnati a difendere e promuovere la vita, il Messaggio dei Vescovi sottolinea che “è proprio la bellezza e la forza dell’amore a dare pienezza di senso alla vita e a tradursi in spirito di sacrificio, dedizione generosa e accompagnamento assiduo”.

Il Messaggio esprime poi riconoscenza alle “tante famiglie che accudiscono nelle loro case i familiari anziani e agli sposi che, talvolta anche in ristrettezze economiche, accolgono con slancio nuove creature”. E guarda com ammirazione a quei nonni che, “con abnegazione, si affiancano alle nuove generazioni educandole alla sapienza e aiutandole a discernere, alla luce della loro esperienza, ciò che conta davvero”.

Un ringraziamento particolare ai sacerdoti che “si spendono per le comunità loro affidate, esprimendo la paternità di Dio verso i piccoli e i poveri; sono gli insegnanti che, con passione e competenza, introducono al mistero della vita, facendo della scuola un’esperienza generativa e un luogo di vera educazione”.

In conclusione il Messaggio dei Vescovi afferma che “ogni ambiente umano, animato da un’adeguata azione educativa, può divenire fecondo e far rifiorire la vita”. Per questo motivo, “il nostro stile di vita, contraddistinto dall’impegno per il dono di sé, diventa così un inno di lode e ci rende seminatori di speranza in questi tempi difficili ed entusiasmanti”.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione