Un nuovo diluvio universale!

Se all’uomo si vieta per legge di pervenire alla verità, perché essa non può essere più dichiarata, si dona alla falsità il diritto di governare ogni cuore

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C’è un pericolo che si aggira tra le vie del mondo, capace di falsificare la storia e mostrare all’uomo un volto delle cose che non corrisponde a verità. Non si legge più nella sostanza di ciò che abbiamo davanti agli occhi, ma si sta attenti solo a cucire addosso ad ogni cosa il vestito che meglio possa farle mostrare ciò che si vuole. Il risultato potrebbe essere devastante, se si dovesse continuare ad andare verso questa direzione. Complici un relativismo altamente penetrato nello stile di vita della società ed un pensiero unico che, al tavolo dei potentati economici del mondo, costruisce le verità più comode al sistema. All’orizzonte fa capolino un nuovo diluvio universale! Le “menzogne istituzionali” sono le più insidiose e hanno il potere di cambiare in peggio la vita degli uomini sul nostro pianeta. Non è la prima volta, e non lo sarà per il futuro, che per raggiungere un determinato obbiettivo, in grado di ben coprire la menzogna di turno, si utilizzino nomi nobili, come: Condivisione, pietà, misericordia, libertà, diritto, autodeterminazione, solidarietà, ecc. Si falsifica così il DNA delle nostre comunità, perché non si tratta di menzogne parziali, di solito controllabili e quindi rese vane, ma di tentacoli ben congegnati che avvolgono ogni oggettività, minando in ognuno e attorno allo stesso, le sensibilità, le relazioni, le strutture sociali, il senso vero della storia nelle sue articolazioni passate, presenti e future. Si potrebbe parlare, in alcuni casi e senza esagerare, del tentativo di manipolare la realtà esistenziale collettiva.

Per meglio identificare le ragioni di questa mia riflessione odierna, vi invito a prendere in considerazione la legge sull’omofobia, in discussione al Senato della Repubblica. È questa una operazione politica tossica e in linea purtroppo con quanto detto fino adesso. Solo il suo nome è nobile, ma non certo i risvolti che la interessano. L’associazione “Giuristi per la vita”, che ha permesso di firmare un appello al Parlamento italiano, affinché bloccasse l’iter del provvedimento in questione, spiega tra l’altro: “Le norme che si intendono approvare rispondono ad una mera prospettiva ideologica, del tutto inutile sul piano legale, godendo gli omosessuali degli strumenti giuridici previsti dal codice penale per i tutti i cittadini, contro qualunque forma di ingiusta discriminazione, di violenza, di offesa alla propria dignità personale…..”. “Opporvisi non è una battaglia di retroguardia,….. ma significa battersi contro il rischio di una pericolosa violazione della libertà di espressione del pensiero e del credo religioso, fondamento di tutte le libertà civili nel quadro costituzionale vigente”. Io preferisco soffermarmi all’origine della vicenda! Cosa è in verità l’omofobia? Non è forse il mancato rispetto verso la dignità della persona umana, sancita autorevolmente dal Figlio dell’Uomo duemila anni fa, quando impose ad ogni suo discepolo di non giudicare, non condannare, perché unico giudice è il Padre? Con una legge ad hoc si consentirebbe al contrario di dare libera licenza ad una “menzogna”, facendola circolare liberamente, senza alcuna possibilità di poter dire di trovarsi dinanzi ad una non verità, che comunque non determina da se stessa alcun tipo di discriminazione nei confronti di chi vive una natura diversa.

Scrive il teologo mons. Costantino Di Bruno: “Il rispetto della persona umana è cosa santa. Gesù non ha mai imposto il suo Vangelo, la sua Parola. Gesù ha sempre rispettato ogni uomo, anche i suoi crocifissori. Per essi ha pregato. Ha però sempre operato una chiara distinzione tra ciò che è vero e ciò che è falso, tra ciò che è pensiero dell’uomo e ciò che è volontà del Padre suo, tra religione creata dall’uomo e fede che discende dal cielo”. Chi non rispetta un omosessuale è fuori il pensiero di Dio e va richiamato con ogni mezzo sociale e giuridico al rispetto delle norme basilari della convivenza umana. L’approvazione di una legge sull’omofobia, non cambia in alcun modo lo stato della triste realtà umana, legata al mancato rispetto per il prossimo, chiunque esso sia.  Potrebbe tuttavia, come sostengono anche i giuristi cattolici, determinare l’incriminazione, ad esempio, di chi sollecitasse in futuro gli stessi parlamentari della Repubblica a non introdurre nella legislazione il “matrimonio” tra persone dello stesso sesso o di chiunque proponesse di escludere la facoltà di adottare un bambino a coppie omosessuali. Si andrebbe a negare all’uomo la stessa possibilità di poter pronunziarsi sulla verità naturale, condannando di riflesso il mondo ad un secondo diluvio universale. La verità di fede non è verità inventata, verità religiosa, verità di alcuni uomini. Il mio maestro spirituale ci ricorda spesso che essa è verità della natura, verità della creazione, verità di Dio, verità dell’uomo, verità delle cose. Se all’uomo si vieta per legge di pervenire alla verità, perché essa non può essere più dichiarata, si dona alla falsità il diritto di governare ogni cuore. In apparenza tutto sembra essere possibile, in nome delle libertà individuali. In realtà, come nel caso delle norme sulla omofobia, si colpisce al cuore l’equilibrio dell’umanità, preparando, anche per chi si pensa di salvaguardare, un futuro artificiale e non veritiero destinato prima o poi ad implodere.

Chi volesse contattare l’autore può scrivere al seguente indirizzo email: egidio.chiarella@libero.it. Per ulteriori informazioni: www.egidiochiarella.it. Per ordinare l’ultimo libro di Egidio Chiarella si può cliccare qui.

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Egidio Chiarella

Egidio Chiarella, pubblicista-giornalista, ha fatto parte dell'Ufficio Legislativo e rapporti con il Parlamento del Ministero dell'Istruzione, a Roma. E’ stato docente di ruolo di Lettere presso vari istituti secondari di I e II grado a Lamezia Terme (Calabria). Dal 1999 al 2010 è stato anche Consigliere della Regione Calabria. Ha conseguito la laurea in Materie Letterarie con una tesi sulla Storia delle Tradizioni popolari presso l’Università degli Studi di Messina (Sicilia). E’ autore del romanzo "La nuova primavera dei giovani" e del saggio “Sui Sentieri del vecchio Gesù”, nato su ZENIT e base ideale per incontri e dibattiti in ambienti laici e religiosi. L'ultimo suo lavoro editoriale si intitola "Luci di verità In rete" Editrice Tau - Analisi di tweet sapienziali del teologo mons. Costantino Di Bruno. Conduce su Tele Padre Pio la rubrica culturale - religiosa "Troppa terra e poco cielo".

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