"Un invito alla speranza"

Un primo bilancio del viaggio del Papa da parte di padre Lombardi

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ROMA, martedì, 27 marzo 2012 (ZENIT.org) – “Un invito alla speranza per un popolo che ha delle sue difficoltà e delle sue sofferenze”. Con queste parole il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, S.J., ha descritto domenica 25 marzo, in un’intervista con la Radio Vaticana, il viaggio di Papa Benedetto XVI in Messico.

Padre Lombardi ha sottolineato in particolare l’aspetto dell’incontro con il popolo messicano. “Questo incontro è riuscito in profondità e in grande gioia e serenità”, ha detto al microfono di Giancarlo La Vella, descrivendo la messa celebrata domenica dal Santo Padre a León come “estremamente festosa, bella, in un ambiente assolutamente meraviglioso”.

“Intorno all’Eucaristia – ha proseguita il portavoce – si è consumato l’incontro tra un Papa che veniva per rispondere ad una attesa, che sapeva molto viva, di un popolo che ama il Papa e che nella sua tradizione ha fortemente questo legame spirituale anche con la Sede di Pietro; un popolo che lo aveva invitato e che sentiva molto il desiderio di vederlo”.

“Il Papa sapeva che c’era questa attesa ed è venuto incontro a questa attesa portando un suo messaggio chiaro, semplice, essenziale, ma centrale di speranza e di conforto: quindi fede e speranza che possano rinnovare il cuore e rinnovare la vita della persona e della società”, ha proseguito il gesuita.

Secondo padre Lombardi, i messicani hanno potuto conoscere ed incontrare il Pontefice. “Questo è un risultato estremamente importante che, in qualche modo, completa quello che è il ricevere il suo messaggio, i contenuti del suo messaggio, e lo spirito con cui egli lo ha portato. Ora questo messaggio lo possono connettere anche alla figura concreta di chi lo ha annunciato”, ha osservato.

Di fronte ai vari gravi problemi che conosce il Paese – dal narcotraffico alla violenza, fino alla secolarizzazione e la diffusione delle sette – le profonde radici della fede della popolazione messicana vanno “continuamente” vivificate, ha affermato Lombardi, sottolineando anche il “significato continentale” del viaggio del Papa.

“Il messaggio dal Messico voleva guardare a tutto il continente, appellandosi anche al bicentenario dell’indipendenza che questi Paesi festeggiano e che quindi rappresenta un momento storico importante per ravvivare le proprie radici, la propria vocazione, il proprio senso di dignità come popoli e avere la Chiesa con sé in questo momento come elemento positivo e costruttivo”, ha detto il portavoce della Santa Sede.

Anche il viaggio a Cuba, ha proseguito Lombardi, si pone in questo contesto: un Paese che ha “una specificità” e dove la Chiesa si trova in “una situazione di rinascita se vogliamo, di nuovo sviluppo e nuovo contributo positivo a una società che anche si sente in una fase di transizione”.

Al termine dell’intervista, padre Lombardi ha qualificato l’Eucaristia celebrata domenica mattina nel Parco del Bicentenario a León, ai piedi della collina del Cubilete con il Santuario di Cristo Re, come l’immagine a suo parere “più bella, anche come ambiente e come contesto” del Pontificato di Benedetto XVI. “Credo che rimarrà veramente un po’ il centro, il cuore, il culmine di questo viaggio in Messico”, ha poi concluso.

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ZENIT Staff

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