Un Dio che non si misura

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Vangelo

Mt 20,1-16 

Lettura 

Oggi viene proclamata la parabola del salario uguale. Un padrone di una vigna invita, a più riprese, operai a lavorare in essa: ad ognuno è fissata una precisa retribuzione. Venuta la sera, agli operai dell’ultima ora viene elargita la stessa paga di quanti sono giunti alla prima ora. Questi ricevono il salario pattuito, ma si meravigliano che il padrone abbia loro riservato lo stesso trattamento di quelli giunti solo alla fine, mentre pensavano di ricevere di più. Piuttosto che gioire per la bontà del padrone, si lamentano per il vantaggio accordato a questi ultimi, al di là del loro merito. 

Meditazione

Gesù, con il Vangelo annunciato, ci invita ad “entrare dentro” la parabola per cogliere le leggi del Regno, così distanti dalla logica comune. Una lettura attenta lascia emergere innanzitutto che Dio vuol servirsi degli uomini come collaboratori della sua opera di salvezza: ed è una grazia! Ciascuno di noi, poi, è chiamato a servizio del Regno nelle diverse ore del giorno, ossia con tempi e modalità diverse; a partire dai propri doni, partecipa alla trasformazione del mondo. Non ci impegniamo, però, solo in funzione di un corrispettivo immediato, né per il premio che un giorno ci verrà concesso. Qualunque mansione svolgiamo, nella Chiesa, a servizio dei fratelli, siamo tutti “umili operai nella vigna del Signore”, come ha affermato un giorno Papa Benedetto XVI. Quanto prima operiamo a vantaggio del Regno, per il bene della nostra comunità, tanto più già ora ci sentiamo contenti e appagati. Gioia e vanto sarà per noi poter collaborare, mediante il dono di noi stessi, ritenendo una vera fortuna poterci dedicare con tutte le forze a realizzare il progetto di Dio attraverso il servizio che svolgiamo. Potrebbe, tuttavia, capitare di impegnarci con finalità diverse da quelle che si aspetta da noi il Signore, come pure la comunità ecclesiale. È facile che qualcuno, per esempio, cerchi ancora il proprio interesse o desideri l’affermazione di sé a partire dal compito, anche ecclesiale, che si è assunto! Come il padrone della vigna, Dio, che è amore sovrabbondante, ripaga in misura straordinaria le nostre fatiche, il nostro impegno, al di là di quanto possiamo meritare o semplicemente desiderare. Impariamo anche a gioire del bene che Dio realizza attraverso i nostri fratelli e a goderne come se fosse donato a noi stessi. 

Preghiera

Donaci, o Signore, un cuore magnanimo, che ti loda per il bene che moltiplichi, frutto del nostro lavoro e delle fatiche apostoliche. Allontana da noi invidia e ogni forma di gelosia. Fa’ che ti benediciamo per ciò che realizzi nella Chiesa e nel mondo, attraverso l’opera di altri nostri fratelli. 

Agire

Poiché il Signore è magnanimo con noi, non risparmiamoci nell’amare e nel servire i nostri fratelli. 

Meditazione a cura di mons. Oscar Cantoni, vescovo di Crema, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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