Tutti siano una cosa sola

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Il terzo centro della preghiera sacerdotale di Gesù contiene la preghiera per l’unità. Il cerchio si allarga ben al di là del ristretto gruppo dei Dodici. Cristo scopre la moltitudine dei suoi discepoli che si disperdono facilmente. Egli con il suo sguardo penetra il futuro e vede quante divisioni, quanti scismi, quante eresie saranno presenti nella sua Chiesa, nella comunità che Egli ha convocato con la sua Parola di salvezza per condurla all’incontro con il Padre. Perciò chiede che i suoi discepoli divengano una cosa sola e vivano nell’unità, infranta purtroppo dallo Scisma d’Oriente (1054 d. C.) e dalla Riforma protestante (1517 d. C.).

Meditazione

Il modello dell’unità è Dio stesso mentre la causa dell’unità è Gesù Cristo. Il fine e lo scopo dell’unità sono la conoscenza di Dio per quelli che sono fuori. Gli uomini impediscono sempre il conseguimento dell’unità o con fattori esterni, come il terrore e la violenza, o con la disposizione interiore, che normalmente è molto incostante e non offre terreno sicuro. La perfezione dell’unità è un dono di Dio. Siccome Cristo ama i suoi, li vuole presso di sé. Essi devono partecipare al suo amore, e quindi dell’amore perfetto nell’Aldilà. Così il terzo cerchio si chiude con la prospettiva della Parusia, con la visione del secolo futuro, della perfezione della gloria e quindi dell’amore. La conclusione della preghiera sacerdotale riprende ora i temi principali: il mondo, Dio, Cristo, i discepoli. Il mondo rimane nell’odio, nel male, nella negazione. Da quando l’amore del Padre è stato rivelato dall’incarnazione di Gesù, l’odio del mondo ha avuto una recrudescenza. Il Padre si manifesta in modo speciale attraverso il Figlio, che rivela il suo nome agli uomini. Cristo, infatti, è colui che ha parlato del Padre. Chi è in Lui è nel Padre, ed è quindi incluso nella grande unità dell’amore. I discepoli sono coloro che sono giunti all’amore attraverso la fede e che, proprio per questo, vivono nell’unità. Più oltre, aleggiano le tenebre di un mondo ostile, pieno di odio, di malizia e di peccato, che non si limitano ad accerchiarlo, ma si insinuano dappertutto. Al di sopra di tutto sta, radiosa, la gloria di Dio. È l’immagine della Chiesa nel tempo e sulla terra.

Preghiera

«Considera, anima mia, con che gioia ed amore il Padre riconosce Suo Figlio e il Figlio Suo Padre; contempla l’ardore con cui lo Spirito Santo si unisce ad essi e come nessuno dei tre possa separarsi da tanto amore e conoscenza, formando essi una cosa sola: si conoscono, si amano e si compiacciono a vicenda» (santa Teresa di Gesù).

Agire

Sforziamoci di essere sempre costruttori di unità. Cerchiamo di superare le cose che ci dividono dai nostri fratelli per mettere in evidenza quelle che ci uniscono praticando sempre il comandamento dell’amore.

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ZENIT Staff

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