Tutti invitati alla chiusura dell'Anno sacerdotale con il Papa

A Roma dal 9 all’11 giugno del 2010

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CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 17 novembre 2009 (ZENIT.org).- Per la chiusura dell’Anno sacerdotale, che avrà luogo a Roma dal 9 all’11 giugno del 2010, Benedetto XVI non ha invitato solamente i sacerdoti. L’invito infatti è esteso ai seminaristi, ai diaconi permanenti, alle religiose e ai laici.

Secondo quanto spiegato in una nota inviata a ZENIT dall’Opera Romana Pellegrinaggi (ORP), incaricata dell’organizzazione logistica dell’evento, la cerimonia finale prevista per il 150° anniversario del “dies natalis” di Giovanni Maria Vianney, sarà una festa della Chiesa universale attorno ai suoi sacerdoti.

“Un’esperienza quella della partecipazione al convegno che non vuole escludere nessuno, ma anzi essere un’opportunità per tutti”, si spiega nella nota.

Per spiegare le finalità di questo anno giubilare, l’ORP ricorda poi il videomessaggio del Papa ai partecipanti al ritiro internazionale dei sacerdoti tenutosi lo scorso settembre ad Ars (terra natale di Giovanni Maria Vianney): ‘In questo Anno sacerdotale siamo tutti chiamati a esplorare e a riscoprire la grandezza del sacramento che ci ha configurati per sempre a Cristo, Sommo Sacerdote e che ci ha tutti ‘consacrati nella verità’”. 

“In questo senso ognuno è invitato a vivere questa importante esperienza nella specificità della propria vocazione”, si legge ancora.

Ai seminaristi Benedetto XVI nell’omelia in occasione dell’apertura dell’Anno sacerdotale si è rivolto con queste parole: “Per essere ministri al servizio del Vangelo è certamente utile e necessario lo studio con una accurata e permanente formazione teologica e pastorale, ma è ancor più necessaria quella “scienza dell’amore” che si apprende solo nel “cuore a cuore” con Cristo”. 

Espressioni di gratitudine e al contempo di incoraggiamento sono state indirizzate ai diaconi permanenti nella lettera del 10 agosto 2009 della Congregazione per il Clero, nella quale si legge: “A voi si può egualmente applicare ciò che il Papa ha detto ai Sacerdoti, per l’Anno Sacerdotale, ossia: bisogna ‘favorire questa tensione dei Sacerdoti verso la perfezione spirituale, dalla quale soprattutto dipende l’efficacia del loro ministero’”. 

Ruolo di sostegno ai religiosi lo ricoprono da sempre le religiose: “Lungo i secoli, non sono mai mancati uomini e donne che, docili alla chiamata del Padre e alla mozione dello Spirito, hanno scelto questa via di speciale sequela di Cristo, per dedicarsi a Lui con cuore ‘indiviso’ (cfr 1Cor 7, 34). 

Ed infine ai laici, impegnati a supportare i sacerdoti nelle loro comunità parrocchiali il Papa nel discorso ai Vescovi della Conferenza episcopale del Brasile disse: “Con i suoi fedeli e con i suoi ministri, la Chiesa è sulla terra la comunità sacerdotale organicamente strutturata come Corpo di Cristo, per svolgere efficacemente, unita al suo capo, la sua missione storica di salvezza”.

“Così ci insegna san Paolo – aggiunse poi –: ‘Voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra’ (1 Cor 12, 27). In effetti, le membra non hanno tutte la stessa funzione: è questo che costituisce la bellezza e la vita del corpo (cfr. 1 Cor 12, 14-17). È nella diversità fondamentale fra sacerdozio ministeriale e sacerdozio comune che si comprende l’identità specifica dei fedeli ordinati e laici”. 
 

[Per maggiori informazioni e per poter partecipare alla chiusura dell’Anno sacerdotale: www.josp.com oppure a.sacerdotalis@orpnet.org]

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ZENIT Staff

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