Tutti gli incassi del musical su San Pietro ai poveri di Papa Francesco

Lo dichiara al settimanale “Chi” l’elemosiniere pontificio mons. Krajewski. Lo spettacolo in scena il 1° ottobre in prima internazionale all’Arena di Verona

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Il 1° ottobre all’Arena di Verona accoglierà la prima internazionale di un musical molto speciale dedicato a San Pietro, in cui attraverso la formula dell’opera musicale, si vuole narrare la vita e il martirio del primo Pontefice della storia. La serata è coordinata da don Sergio Mercanzia e ha visto impegnati anche il sindaco di Verona, e presidente della Fondazione dell’Ente Lirico Arena di Verona, Flavio Tosi che ha messo l’anfiteatro a disposizione gratuita.

A rendere ancora più speciale questo spettacolo, tuttavia, è il fatto che ogni incasso verrà destinato a Papa Francesco per i suoi poveri. Il Papa, non potendo assistere al musical ha delegato quindi mons. Konrad Krajewski, l’Elemosiniere pontificio a rappresentarlo. A confermare tutto questo è lo stesso arcivescovo al settimanale italiano “Chi”, in una lunga intervista pubblicata sul numero di domani, 30 settembre, in cui il presule racconta anche dettagli inediti sullo straordinario impegno del Pontefice per aiutare i più poveri.

Ad esempio, monsignor Krajewski ricorda le parole del Pontefice nel dargli questo incarico: “Ricordati, tu ora devi vivere sulla strada con i poveri. Dimentica di avere ufficio e scrivania. Anzi vendi la scrivania e da il ricavato ai poveri. Non ti voglio mai veder intorno a me, ma devo sapere che sei in giro ad aiutare i poveri”.

“Il Papa – spiega l’Elemosiniere – mi esorta a non conservare denaro nemmeno in previsione di emergenze. ‘Bisogna spendere tutto’, dice, ‘ma con intelligenza. Poi ci pensa la Provvidenza a riempire il conto. Il tuo conto è buono quando è vuoto'”.

L’arcivescovo polacco smentisce che Francesco stesso sia andato in incognito a consegnare aiuti ai poveri, anche se ammette “lo farebbe volentieri”. “Il suo desiderio è veramente grande, lo si vede sul viso. Però si adatta alle regole. Lui vuole che l’aiuto ai poveri sia dato possibilmente sempre di persona. Vuole che mi fermi a parlare con loro, che sentano il contatto umano. Mi dice: ‘Porta la mia carezza personale ai poveri che incontri’. E io mi commuovo nel sapere che, quando abbraccio uno dei nostri fratelli più sfortunati, gli trasmetto tutto il calore e l’amore del Papa”.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione