Tu sei il mio tesoro

Agli occhi di Dio ognuno di noi lo è, non per quello che ha, o che sa fare, ma perché è figlio di Dio

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Vado a trovare un ammalato ultranovantenne, Beppino. Lo trovo in pigiama, seduto sulla poltrona della sua camera da letto. Al mio saluto risponde con un bel sorriso, pieno di riconoscenza.

Nel dialogo che si intreccia, la cognata tiene a confidarmi ad alta voce che Beppino quand’era più giovane, era un personaggio importante, con incarichi così delicati da assicurargli grande stima da tutta la nazione. Beppino è stato proprio un grand’uomo.

A queste parole, Beppino ribatte con accorato rammarico che ormai, da anni non è più capace di far niente e non riceve più attestazioni stima da nessuno. Me lo diceva con una faccia piena di sconforto e di delusione.

Anche il bambino –subito gli replicai – non sa fare nessuna azione importante, nessun gesto degno di stima; anzi il suo comportamento è spesso negativo perché spacca, rompe, sporca, danneggia la casa e insudicia i vestiti e combina mille altri guai. Ma proprio perchè incapace di fare qualcosa di buono, e, vorrei dire, grazie a questa sua innata impotenza, ha una mamma che gli ripete in continuazione: tu sei il mio tesoro.

Per tutti questa mamma è Dio. Ai suoi occhi ognuno di noi è “un tesoro”, non per quello che ha, o che sa fare, ma perché è figlio di Dio. Per me, per te, non c’è ambizione più grande, non c’è diritto più legittimo o motivo più glorioso di cui vantarsi sulla terra.

Ciao da p. Andrea

Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui.

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Andrea Panont

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