Trillare

Ama i fratelli!… è il trillo che sempre mi sveglia, li desta e ci sorprende

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Proprio stamane ho perduto il cellulare…

Non sapevo dove cercarlo, dove trovarlo. E’ iniziata la ricerca in tutte le direzioni, in ogni tasca dei vestiti, in ogni angolo.

Se almeno trillasse, almeno un messaggio. Perché tace? Ha memorizzato programmi del giorno per me, mi ricorda i compiti, ma mi dona la vita soprattutto rendendomi possibile il rapporto continuo con gli altri, vicini e lontani.

In comunione con tutti, so perché stare, so dove andare e cosa fare…. solo con gli altri conosco chi sono, assaporo il mio operare. Ho smarrito il cellulare. Senza rapporti mi sento smarrire. Ma, ecco, finalmente, il suo trillo mi rivela dov’è.

Allora rifletto e m’accorgo che attorno a me talvolta ci sono fratelli “smarriti”…demotivati, disorientati, sguardi spenti che frugano, cercano invano la gioia; non trovano, né godono, forse perché hanno perso il giusto rapporto con gli altri.

Spenti o smarriti, perché? Ahimè! Non odono il “trillo”, non vedono la “luce. Quella voce, quel trillo li devo dar io. Si sono smarriti perché forse… mi sono smarrito.

Amali!…è il trillo che sempre mi sveglia, li desta e ci sorprende. Appena sorrido, sentono quella voce, si rivela e ritorna quel “trillo”: avvolti in quella luce si sono trovati, ci siamo ritrovati. Nel fare, nel correre come nello stare, è rinata la gioia. Riaggiustati i rapporti.

Mi sdebito subito, ricompongo il rapporto ascoltando, vivendo, donando quel “trillo”: “Cerca il fratello. Appena lo ami, si sente una voce, s’accende una luce. Appena lo trovi, ritrovi te stesso”.

Ciao da p. Andrea

Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui.

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Andrea Panont

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