Trentacinque anni di sacerdozio in letizia e umiltà

Don Marcello Di Fulvio, Direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Palestrina, racconta la sua esperienza di sacerdote

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Stiamo parlando di Don Marcello Di Fulvio, Direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Palestrina. Domenica 8 settembre ha compiuto trentacinque anni di sacerdozio. 

ZENIT lo ha intervistato. 

35 anni di sacerdozio. Come è iniziata, a che età la vocazione e perché?

Don Marcello Di Fulvio: E’ come chiedersi perché ci si innamora di una persona. Solo che questa volta non è Cupido che lancia le sue freccie ma Dio stesso che ti chiama. 

Quali gli aspetti più belli della vita sacerdotale?

Don Marcello Di Fulvio: Annunciare che vi è un Dio che ti ama e ha mandato Cristo a dare un senso alla tua vita. In un tempo così frenetico come il nostro il sacerdote è una presenza amica che ti sta vicino in tutti i momenti della tua vita quelli belli ma anche quelli brutti. Il sacerdote  ti dice che se Dio non ti toglie ogni sofferenza tuttavia ti è vicino sempre. Nella croce c’è la luce che illumina anche i momenti bui della tua vita.

Da anni seguo un gruppo di genitori che hanno perso i figli. Ci incontriamo una volta al mese e abbiamo al centro l’Eucaristia in cui ricordiamo i ragazzi che sono stati chiamati al Padre e facciamo catechesi, creando così un rapporto di comunione fraterna con tutti quelli che condividono questo dolore “folle” agli occhi del mondo, ma che con una fede matura trovano consolazione e illuminazione dal Cristo risorto. 

In trentacinque anni il mondo è cambiato molto. In che modo veniva considerato il sacerdote prima e come viene considerato oggi?

Don Marcello Di Fulvio: Il sacerdote è colui che annuncia l’amore di Dio agli uomini. Negli ultimi decenni si sente il peso della secolarizzazione e sembra che l’ostilità ideologica verso la Chiesa sia diventata più virulenta, ma tutto questo deve impegnare noi sacerdoti ad essere sempre più umili che rimane la più difficile e la più importante delle virtù. 

Quali sono le pastorali in cui Lei è stato più impegnato?

Don Marcello Di Fulvio: Sono stato parroco per oltre venti anni,attualmente dirigo l’Ufficio Comunicazioni Sociali della mia Diocesi, sono Assistente del C.I.F. (Centro Italiano Femminile), sono Cappellano dei Vigili del Fuoco di Palestrina, cappellano di un Istituto di religiose diocesane: le suore Franceschini che hanno avuto per quasi due secoli il carisma di assistere ragazze orfane e rettore di una chiesa nel centro storico di Palestrina risalente a 1300.

Sto, inoltre, assistendo alcune coppie di sposi e di persone separate. 

Lei ha dedicato molto della sua missione al mondo della comunicazione. Può raccontarci perché e come ha sviluppato questa vocazione?

Don Marcello Di Fulvio: Ho sempre avuto la passione della comunicazione, da giovanissimo facevamo dei brevi filmati con alcuni amici su pellicola Super8, un formato che forse oggi pochi ricordano. Sono stato consigliere della FEDIC (Federazione Italiana Cineclub) e ho fondato un Cineclub a Roma in cui venivano proiettati film amatoriali, prima in Super8, successivamente in digitale, poi conobbi Padre Virgino Rotondi gesuita come il nostro Papa, che aveva creato una tv locale a Roma Antenna 4. Li organizzavo vari programmi (eravamo alla fine degli anni ’70’) poi ho conosciuto Don Mario Pieracci che aveva una sua tv in parrocchia nella diocesi di Tivoli e curai un settimanale di informazione giornalistica chiamato “La Voce prenestina”. 

Alcuni anni fa, proprio in relazione ai problemi di separazione delle coppie, lei mi segnalò un film “Fire-proof”. Può raccontarmi di che si tratta?

Don Marcello Di Fulvio: E’ un film uscito negli USA nel 2008 che ha riscosso un successo grandioso. Narra di una coppia che attraversa un momento di crisi che solo con l’aiuto del padre del protagonista riescono a superare, e lo fanno quando i due scoprono che li potrà unire solo l’amore di Dio. Detto così potrebbe sembrare, per chi non lo ha visto un noioso film catechistico e moraleggiante, ma assicuro che non è così e invito a comprarlo e a diffonderlo. Basta dire che molte coppie si sono riconciliate dopo averlo visto.

Perché è importante la figura del sacerdote, soprattutto nel mondo di oggi?

Don Marcello Di Fulvio: Le faccio un esempio. Oggi uno dei problemi prioritari è crollo dei matrimoni. In Italia separazioni e divorzi sono circa 400 al giorno. Credo che sia prioritaria una pastorale familiare che non solo accompagni i fidanzati ad una scelta così importante come il matrimonio, ma li segua anche dopo, in un cammino di spiritualità coniugale perchè quando ci si sposa lo si fa in tre, l’uomo, la donna e Dio. Solo una vera conversione (e qui ritorna l’importanza dell’umiltà) può salvare i matrimoni. Gli uomini non hanno tanto bisogno di convegni, tavole rotonde, inchieste sociologiche o quant’altro, ma di attingere all’unico vero Amore che può salvarci tutti. E il sacerdote in questo contesto è punto di riferimento, ancora di salvezza, mediatore paziente e saggio del messaggio evangelico.

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Antonio Gaspari

Cascia (PG) Italia Studi universitari a Torino facoltà di Scienze Politiche. Nel 1998 Premio della Fondazione Vittoria Quarenghi con la motivazione di «Aver contribuito alla diffusione della cultura della vita». Il 16 novembre del 2006 ho ricevuto il premio internazionale “Padre Pio di Pietrelcina” per la “Indiscutibile professionalità e per la capacità discreta di fare cultura”. Il Messaggero, Il Foglio, Avvenire, Il Giornale del Popolo (Lugano), La Razon, Rai tre, Rai due, Tempi, Il Timone, Inside the Vatican, Si alla Vita, XXI Secolo Scienza e Tecnologia, Mondo e Missione, Sacerdos, Greenwatchnews. 1991 «L'imbroglio ecologico- non ci sono limiti allo sviluppo» (edizioni Vita Nuova) . 1992 «Il Buco d'ozono catastrofe o speculazione?» (edizioni Vita Nuova). 1993 «Il lato oscuro del movimento animalista» (edizioni Vita Nuova). 1998 «Los Judios, Pio XII Y la leyenda Negra» Pubblicato da Planeta in Spagna. 1999 «Nascosti in convento» (Ancora 1999). 1999 insieme a Roberto Irsuti il volume: «Troppo caldo o troppo freddo? - la favola del riscaldamento del pianeta» (21mo Secolo). 2000 “Da Malthus al razzismo verde. La vera storia del movimento per il controllo delle nascite” (21mo Secolo, Roma 2000). 2001 «Gli ebrei salvati da Pio XII» (Logos Press). 2002 ho pubblicato tre saggi nei volumi «Global Report- lo stato del pianeta tra preoccupazione etiche e miti ambientalisti» (21mo Secolo, Roma 2002). 2002 ho pubblicato un saggio nel nel Working Paper n.78 del Centro di Metodologia delle scienze sociali della LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma) «Scienza e leggenda, l’informazione scientifica snobbata dai media». 2003 insieme a VittorFranco Pisano il volume “Da Seattle all’ecoterrorismo” (21mo Secolo, Roma 2003). 2004 ho pubblicato insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti” (Edizioni Piemme). 2004 coautore con del libro “Emergenza demografia. Troppi? Pochi? O mal distribuiti?” (Rubbettino editore). 2004 coautore con altri del libro “Biotecnologie, i vantaggi per la salute e per l’ambiente” ((21mo Secolo, Roma 2004). 2006 insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti 2” (Edizioni Piemme). 2008 insieme a Riccardo Cascioli il libro “Che tempo farà… Falsi allarmismi e menzogne sul clima (Piemme). 2008, è stata pubblicata l’edizione giapponese de “Le bugie degli ambientalisti” edizioni Yosensha. 2009. insieme a Riccardo Cascioli “I padroni del Pianeta – le bugie degli ambientalisti su incremento demografico, sviluppo globale e risorse disponibili” (Piemme). 2010 insieme a Riccardo Cascioli, è stato pubblicato il volume “2012. Catastrofismo e fine dei tempi” (Piemme). 2011 Questo volume è stato pubblicato anche in Polonia con l’imprimatur della Curia Metropolitana di Cracovia per le e3dizioni WYDAWNICTTWO SW. Stanislawa BM.

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