Tre chiavi per una sola porta

La “Lumen Fidei” vista da monsignor Francesco Follo, osservatore permanente della Santa Sede presso l’UNESCO a Parigi

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Una sola è la porta verso la libertà, per la quale “Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi” (Gal 5,1), tre sono le chiavi per aprirla: la fede, la speranza e la carità.

Queste chiavi hanno due proprietari: l’uomo e Dio e devono intervenire insieme. Nessuno dei due può agire senza l’altro. Le virtù teologali, divine, infuse, sono frutto più ancora della grazie che della libertà. L’uomo non può agire senza il concorso di Dio e Dio non vuole aprire questa porta senza la collaborazione dell’uomo. Gesù che entrò nel Cenacolo a porte chiuse, “sta alla porta e bussa” (Ap 3,20) al cuore dell’uomo, che è libero di aprire.

Dio apre la porta della libertà donandoci la fede in quanto dà la possibilità di credere ed inviando chi predica il lieto annuncio della sua verità e del suo amore: il Vangelo. L’uomo apre la porta accogliendo questa possibilità,

– obbedendo alla fede, cioè dicendo sì a Dio, che gli parla a cui risponde dicendo “Eccomi”, come dissero, per es., Abramo (Eccomi- Gen 22,1), Mosè (Eccomi – Es 3,4), Samuele (Eccomi. Parla il tuo servo ti ascolta – 1 Sam 3,12) Isaia (Eccomi, manda me! – Is 6,8), e la Vergine Maria (Eccomi, sono la serva del Signore. accada di me secondo la tua parola – Lc 1, 38);

– sperando, cioè riponendo la propria fiducia nelle promesse di Dio, come Abramo che “ebbe fede sperando contro ogni speranza e divenne padre di molti popoli” (Rm 4,18);

– amando, cioè imitando l’amore di Gesù e che da Gesù hanno ricevuto: “Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore” (Gv 15,12).

Sorge spontanea la domanda : “Dove nasce la carità?. Questa “chiave”, che con la speranza e la fede aprono la porta della libertà? Nasce Dio. Quindi va chiesta a Dio come dono. Ma non va dimenticato che nasce anche dalla fede, dall’annuncio proclamato da testimoni dell’amore di Dio per noi. Dalla fede nasce pure la speranza: “Contro ogni speranza umana Dio promette ad Abramo una discendenza, come frutto della fede e della potenza dello Spirito” (cfr Catechismo della Chiesa Cattolica, n 706). La speranza riceve dalla fede un fondamento salto e solamente la fede che attraverso la prova arriva alla speranza.

Grazie -in particolare- alle encicliche sulla carità e sulla speranza, durante il pontificato di Benedetto XVI, abbiamo preso possesso più cosciente e saldo di due delle tre chiavi: la carità e la speranza. In quest’anno della Fede Papa Francesco ha preso l’eredità magisteriale del suo predecessore e ci ha offerto un approfondimento sulla terza “chiave”: la fede.

La fede è luce per la nostra vita quotidiana, perché avere fede nel Signore non è un fatto che interessa solamente la nostra intelligenza, l’area del sapere intellettuale, ma è un cambiamento che coinvolge la vita, tutto noi stessi: sentimento, cuore, intelligenza, volontà, corporeità, emozioni, relazioni umane. Con la fede cambia veramente tutto in noi e per noi, e si rivela con chiarezza il nostro destino futuro, la verità della nostra vocazione dentro la storia, il senso della vita, il gusto di essere pellegrini verso la Patria celeste.

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Archbishop Francesco Follo

Monsignor Francesco Follo è osservatore permanente della Santa Sede presso l'UNESCO a Parigi.

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