"Towards Peace": il sostegno della Chiesa irlandese alle vittime degli abusi

La nuova iniziativa si affianca al Direttivo nazionale per la tutela dei minori nella Chiesa Cattolica e a “Towards Healing”, servizio di consulenza per le vittime di abusi ed i familiari

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La Chiesa irlandese lancia per il 2014 un servizio di sostegno spirituale per le vittime di abusi sessuali. “Towards Peace – Verso la pace”  è il titolo dell’iniziativa che, riferisce la Radio Vaticana, è stata annunciata al termine dell’Assemblea generale d’inverno svoltasi a Maynooth. Come si legge nella nota diffusa a conclusione dei lavori: “Towards Peace offrirà un sostegno spirituale a coloro la cui fede in Dio e nella Chiesa è stata colpita dall’esperienza di abusi”. Inoltre, ricordano i vescovi, il nuovo servizio si affiancherà ad altri due già attivi, ovvero il Direttivo nazionale per la tutela dei minori nella Chiesa Cattolica, e “Towards Healing – Verso la guarigione”, servizio di consulenza per le vittime di abusi ed i loro familiari.

In tempo di Avvento, poi, i presuli riflettono sull’importanza del sacramento della riconciliazione ed esortano “tutti i cattolici ad avvalersi del dono del perdono di Dio” in preparazione al Natale. Al centro della Plenaria, anche la Evangelii Gaudium, l’Esortazione apostolica di Papa Francesco, che – ha evidenziato la Chiesa di Dublino – richiama “inevitabilmente tutti – vescovi, sacerdoti, religiosi, parrocchie, scuole, famiglie, associazioni ed individui – a comprendere davvero cosa significhi essere discepoli di Cristo e testimoniare il Vangelo nel mondo contemporaneo”. E’ stata quindi annunciata per settembre 2014 una conferenza nazionale sul tema “Condividere la Buona Novella”, organizzata dal Direttorio irlandese per la Catechesi.

Durante l’Assemblea è stato affrontato anche il tema del Sinodo straordinario sulla famiglia, indetto dal Papa per ottobre 2014, in particolare il questionario diffuso nel documento preparatorio, di cui i presuli irlandesi ne sottolineano “la finalità pastorale”, ringraziando tutti coloro che vi hanno già risposto. I vescovi poi non dimenticano i bisognosi, ricordando quanto è stato fatto e quanto ancora si deve fare, grazie all’organismo caritativo Trocaire, per gli sfollati nelle Filippine, colpiti a novembre da un devastante tifone.

Un pensiero è andato anche ai fedeli di Siria e Terra Santa “e a tutti coloro che vivono in situazioni di conflitto nel mondo”. Si legge nella nota: “I vescovi chiedono di pregare per tutti i cristiani perseguitati e uccisi a causa della loro fede e si appellano alla comunità internazionale affinché faccia il possibile per porre fine al conflitto israelo-palestinese”. Sempre nell’ottica di promozione della pace, la Conferenza episcopale irlandese fa il punto sulla situazione dell’Irlanda del Nord, anche in vista di una nuova missione di Richard Haas, ex inviato degli Stati Uniti nella regione per gli accordi di pace. Ribadendo “l’impegno per la riconciliazione, fondato sui principi della giustizia sociale”, i presuli insistono quindi su “rispetto, comprensione e perdono” come chiavi di accesso alla via della pacificazione. E affermano:“La violenza e le intimidazioni non offrono alcuna speranza al futuro ed è per questo che chiediamo ai leader politici di riconoscere che anche le disuguaglianze economiche minacciano un processo di pace duraturo”, senza dimenticare “la responsabilità delle Chiese e delle comunità di fede nella costruzione di un nuovo futuro per la società”.

La Conferenza episcopale si è poi soffermata sul tema delle migrazioni, in vista della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato del 19 gennaio prossimo. Per quella data, a Dublino, si terrà una conferenza sul tema “Camminare insieme: il viaggio di un migrante”, che vedrà la partecipazione di esperti del settore provenienti da diverse parti del mondo. Ultimo punto toccato in riunione è stato l’Inter Mirifica, il decreto conciliare sulle comunicazioni sociali che il 4 dicembre ha celebrato il 50° anniversario dalla sua pubblicazione. Un testo fondamentale, sottolinea la Chiesa di Dublino, soprattutto oggi che “l’evangelizzazione avviene in un mondo mediatico in rapida espansione e sempre più diversificato”. Tanto più, conclude la nota, che ormai la comunicazione è divenuta “parte integrante della dottrina della Chiesa”.

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ZENIT Staff

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