"Torno a chiedere la vostra collaborazione nel prezioso servizio dell'annuncio"

Messaggio di monsignor Felice di Molfetta per il nuovo Anno Catechistico

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ROMA, mercoledì, 10 ottobre 2012 (ZENIT.org).- Riprendiamo il messaggio di monsignor Felice di Molfetta, vescovo della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, per il nuovo Anno Catechistico 2012-2013. Il documento è datato 29 settembre, festa dei Santi Michele, Gabriele e Raffaele, Arcangeli.

***
Scrivo a voi, carissimi catechisti,

nel giorno in cui celebriamo la festa dei Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, spiriti beati che notte e giorno con la schiera degli angeli lodano e benedicono Dio; araldi e messaggeri celesti di annunci di salvezza.

Preziosa e provvidente è la loro invisibile presenza voluta da Dio a nostro favore. Se aprite la Bibbia – e vi invito a farlo insieme con i vostri parroci – vi troverete di fronte ad angeli e arcangeli, dalla prima all’ultima pagina. Lo stesso Gesù, la Madre sua con il suo sposo Giuseppe, gli apostoli… sono stati circondati e sorretti, difesi e protetti dalla loro azione.

Non sorprendetevi allora se torno a chiedere la vostra collaborazione nel prezioso servizio dell’annuncio e dell’accompagnamento di coloro che vi affido, prolungando così e rendendo presente attraverso di voi l’opera-azione degli angeli e degli arcangeli. Sono certo che svolgerete con grande impegno e passione questa missione che vi renderà graditi a Dio, ai ragazzi e ai loro genitori.

Nondimeno, gradirei che teneste in debito conto il contesto dell’Anno della fede e della Visita Pastorale, nel quale svolgerete la vostra missione. In tal senso, mi piacerebbe che raccontaste ai ragazzi la fede, anzitutto con l’esempio della vostra vita, con l’assidua frequentazione alla azione liturgico-pastorale della parrocchia, e con il sussidio della lettera pastorale “Fondati e fermi nella fede” (Col 1,23).

Fate prendere coscienza ai piccoli come ai grandi del dono del battesimo, sacramento per eccellenza della fede, per il quale ci diciamo e ci chiamiamo “fedeli”, grazie al quale si è realizzata quell’autentica sponsalità di Dio con noi e noi con Lui, rendendoci felici di essere cristiani e di vivere come tali.

Perché il battesimo venga continuamente risvegliato, vi ricordo che il segno della croce è la prima memoria del sacramento; in esso infatti viene invocata la famiglia della Triunità entro la quale viviamo e nuotiamo; attraverso di esso viene professato il cuore del messaggio cristiano: l’incarnazione, la morte e la risurrezione di Gesù; la trinità e unità di Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo. Sarà allora nel segno della croce, spiegato e fatto compiere bene dai ragazzi e dagli adulti che ogni credente ritroverà la sorgente della fede, le ragioni della speranza, la forza della carità.

Infine, adoperatevi a far conoscere la figura del Vescovo e del ruolo che è chiamato a svolgere in nome di Cristo Pastore nella Chiesa locale. Il sussidio dato ai parroci sul senso della Visita Pastorale vi potrà essere di aiuto e potrà essere per me motivo di dialogo, quando incontrerò voi catechisti e ragazzi.

Nell’esprimere la mia sincera riconoscenza per il lavoro da voi svolto, vi affido a Cristo, Signore e Maestro, mentre invoco la benedizione del Signore, intercedente la Beata Vergine Maria e i santi Arcangeli, Michele, Gabriele e Raffaele.

Cerignola, 29 settembre, festa dei Santi Michele, Gabriele e Raffaele, Arcangeli, 2012, tredicesimo di episcopato.

† don Felice, Vescovo

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ZENIT Staff

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