Torneo Semilleros: il calcio tra integrazione e solidarietà

Inizia oggi a Roma la quinta edizione del torneo che vuole dare un messaggio di riscatto ai giovani del Perù

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La funzione sociale dello sport, in particolare del calcio, è il tema intorno al quale si è discusso ieri, 15 settembre, presso la Sala “Aldo Moro” della Camera dei Deputati. L’occasione è stata la presentazione dell’edizione 2015 del “Semilleros Italia”, torneo di calcio giunto alla sua quinta edizione che fa della solidarietà il proprio obiettivo principale.

Nato oltre vent’anni fa lungo le strade di Lima, in Perù, il torneo si prefigge di coinvolgere giovani ragazzi peruviani e dare un messaggio di riscatto a quanti vedono dinanzi a loro l’emarginazione e la delinquenza come uniche prospettive di vita.

La competizione, nella quale si sfideranno, tra le altre, squadre del calibro di Roma e Lazio nelle categorie giovanili, si disputerà quest’anno non solo presso il campo sportivo “La Borghesiana” e della Usd Tor di Quinto (entrambi a Roma), ma anche allo stadio “Renato Curi” di Perugia. Immancabile, come ogni anno, una rappresentativa giovanile del Perù, detentrice degli ultimi due trofei.

E spicca proprio il nome di una università peruviana, la San Martin de Porres di Lima, unica università al mondo ad avere la propria squadra di calcio nel massimo campionato nazionale, tra le realtà che aderiscono a questo progetto. Il quale vede coinvolti inoltre il Coni, la Sixuts, l’Ambasciata del Perù presso il Quirinale e presso la Santa Sede e altre realtà consolidate a livello nazionale e internazionale.

Realtà come ad esempio l’Aics (Associazione italiana sport e cultura), nata nel 1962 come ente di promozione sportiva. A rappresentarla, nella conferenza stampa, il presidente Bruno Molea. Nel suo intervento egli ha posto l’accento sull’importanza dello sport, “il quale può incidere positivamente nella società civile”, ha detto. Per questo “un’iniziativa come ‘Semilleros Italia’ è oltremodo valida, perché aiuta a diffondere i valori sportivi in luoghi in cui imperversa la criminalità”.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’on. Daniela Sbrollini, responsabile nazionale Sport e Welfare del Partito democratico. “Le immagini che in questi giorni ricorrono in tv, ove si vedono minori non accompagnati che fuggono dalle guerre, ci obbligano a una riflessione”, ha esordito la deputata. Che ha dunque sottolineato come lo sport sia in grado di far dialogare culture e religioni diverse. Di qui “l’importanza di un’iniziativa come questa”.

Il tema delle immagini diffuse dai media, più in generale delle notizie mainstream, è stato affrontato da Roberto Pella, sindaco di Valdengo (Bi) nonché delegato allo Sport dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani). Secondo Pella, il ‘Semilleros Italia’ “dovrebbe essere la prima notizia di tutti i Tg perché è fondamentale comunicare le tante cose positive che accadono. Sono questi i messaggi che uniscono il popolo e sollecitano i comportamenti all’insegna della solidarietà” e della lotta ai mali che seducono e affliggono i giovani.

“Droga, obesità, solitudine”. Tre di questi mali sono stati elencati da Simone Longarini, presidente della Ternana calcio, tra le società che partecipano al torneo. Il giovane presidente, rilevando che questi mali si combattono con lo sport, si è assunto la propria responsabilità: “Per questo fin dal 2011 come società sportiva siamo vicini a questa lodevole iniziativa”.

Iniziativa che deve gran parte del merito ad Aldo Rossi Merighi, vero e proprio traino del “Semilleros Italia”. Intervenuto alla conferenza, ha ribadito la funzione sociale del calcio spiegando che “la maggior felicità per un bambino è veder rotolare un pallone”.

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Federico Cenci

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