Tommaso d'Aquino e il martirio

Tavola rotonda organizzata dalla Società Internazionale Tommaso d’Aquino, sezione di Roma

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ROMA, martedì, 15 maggio 2012 (ZENIT.org) – La Sezione di Roma della SITA – Società Internazionale Tommaso d’Aquino ha organizzato una tavola rotonda dedicata al tema del martirio, che avrà luogo il 17 maggio alle ore 16.30 presso la Basilica di San Bartolomeo all’Isola a Roma.

Tale momento di riflessione vuole essere un momento di preparazione all’Anno della Fede, come richiesto da Sua Santità Benedetto XVI; Tommaso, nella Summa Theologiae chiaramente esprime: «Perciò il martirio si ha nel fatto che uno testimonia la fede, mostrando con le opere di disprezzare tutti i beni presenti, per giungere ai beni futuri e invisibili» (STh, II-II, q. 124 a. 4 co.).

Infatti, «il martirio consiste nel fatto che uno persiste con fermezza nella verità e nella giustizia contro la violenza dei persecutori» (STh, II-II, q. 124 a. 1 co.).

Ciò che appare particolarmente rilevante ed attuale nella riflessione di Tommaso, è la considerazione che la causa del martirio è la verità di fede che implica non solo l’atto interno del credere ma anche la professione esterna di fede, con le parole e con i fatti. Dunque le azioni virtuose, in quanto riferite a Dio, possono essere causa del martirio.

In questi termini, ricorda San Tommaso che «nella Chiesa si celebra il martirio di S. Giovanni Battista, il quale subì la morte non per non rinnegare la fede, ma per aver condannato l’adulterio» (STh, II-II, q. 124 a. 5 co.). Questa riflessione appare di particolare importanza e attualità perché consente di riconoscere il martirio di coloro che sono perseguitati ed uccisi per le loro azioni di virtù connesse alla fede.

Affronteranno queste tematiche tre studiosi, da prospettive diverse: lo storico Angelo Romano (docente nella Pontificia Università Urbaniana) leggerà contestualmente il pensiero di San Tommaso e quello del beato Giovanni Paolo II, operando un fecondo confronto.

L’esegeta Giuseppe De Virgilio (docente alla Pontificia Università della Santa Croce) rifletterà sulla lettura tommasiana del martirio nell’Antico e nel Nuovo Testamento.

Il teologo Marcelo Lattanzio (docente al Centro di Alti Studi “San Bruno Vescovo di Segni”) tratteggerà la teologia del martirio secondo Tommaso d’Aquino.

Modererà la tavola rotonda la professoressa Maria Angeles Vitoria, docente alla Pontificia Università della Santa Croce e membro del consiglio della sezione romana della SITA.

Il luogo in cui avverrà la tavola rotonda è particolarmente significativo; infatti proprio nei locali della Basilica di San Bartolomeo (di cui è attuale rettore il prof. Angelo Romano) lavorò la commissione per i “Nuovi Martiri” istituita da Giovanni Paolo II in preparazione del Giubileo del 2000, e proprio Giovanni Paolo II volle che rimanesse un segno visibile della memoria dei nuovi martiri del ‘900: il 12 ottobre 2002 con una celebrazione ecumenica presieduta dal cardinal Ruini fu collocata sull’altare maggiore l’icona dei testimoni della fede del XX e XXI secolo.

Il 7 aprile 2008, il Santo Padre Benedetto XVI ha visitato la Basilica, definendo la visita: «Un pellegrinaggio alla memoria dei martiri del XX secolo, innumerevoli uomini e donne che hanno versato il loro sangue per il Signore. Ma Gesù Risorto illumina la loro testimonianza e comprendiamo così il senso del martirio. E’ la forza dell’amore, inerme e vittoriosi anche nell’apparente sconfitta»

Come scrisse San Tommaso: «il martirio meglio di tutti gli altri atti virtuosi dimostra la perfezione della carità» (STh, II-II, q. 124 a. 3 co.).

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione