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Thailandia: bombe in località turistiche, due morti

Nessuna rivendicazione finora, la giunta militare punta il dito verso le opposizioni. Tra i feriti, anche due italiani

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Il terrore colpisce la Thailandia. Una serie di attentati ha provocato nelle scorse ore almeno quattro morti e una quarantina di feriti in cinque località costiere meridionali, tra cui le mete turistiche di Hua Hin e Phuket. Sono esplose undici bombe a distanza di qualche ora l’una dall’altra, tra i feriti anche due italiani.
Uno degli italiani feriti, a Hua Hin, ha dichiarato che al momento dell’esplosione si trovava a meno di due metri da una signora rimasta uccisa. L’uomo – che stava festeggiando il suo 51esimo compleanno – è stato colpito alla schiena da una scheggia, è stato operato d’urgenza ed è fuori pericolo. L’altro italiano ferito è un ragazzo di 21 anni.
Le autorità thailandese preferiscono escludere per ora l’ipotesi terroristica, parlando più genericamente di “sabotaggio locale”. La polizia ha effettuato già i primi fermi.
In assenza di rivendicazioni, Prayuth Chan-ocha, leader della giunta militare che governa il Paese, ha puntato il dito verso le opposizioni. “Chi non vuole che la Thailandia progredisca?”. Secondo molti osservatori, il suo riferimento è a Thaksin Shinawatra, ex premier ed ora dissidente.
Un anno fa a Bangkok, capitale della Thailandia, esplose una bomba al tempio religioso di Erawan, provocando la morte di 20 persone tra cui alcuni turisti stranieri. Quello del turismo nel Paese è un settore proficuo, contribuendo al 10% del Pil. Di qui la volontà del Governo di non spaventare gli stranieri evitando accuratamente di usare il termine “terrorismo”.

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ZENIT Staff

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