Terrore a Karachi: talebani attaccano bus che trasportava esponenti religiosi

Circa una cinquantina i morti nell’assalto e 20 feriti, nessun bambino tra le vittime  

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Almeno 47 persone sono state uccise e altre venti sono rimaste ferite in seguito a un attacco armato, rivendicato dai talebani, avvenuto oggi a Karachi contro un bus che trasportava esponenti di una comunità religiosa. Fonti ospedaliere, citate dal sito Dawn e riprese da L’Osservatore Romano, parlano di 25 uomini e 16 donne tra i morti, mentre la polizia riferisce che non ci sono bambini tra le vittime. 

Secondo la ricostruzione fornita da un testimone, l’attacco sarebbe stato condotto da otto uomini a bordo di tre o quattro motociclette che hanno sparato in modo indiscriminato contro i passeggeri del bus. Una fonte della polizia di Karachi ha spiegato al sito Dawn, coperto da anonimato, che gli assalitori sono entrati sul bus e hanno sparato ai passeggeri. Uno dei soccorritori delle vittime ha detto che sul bus viaggiavano circa 50/60 persone quando è avvenuto l’attacco. Gli assalitori sono riusciti a fuggire. I feriti sono stati trasferiti negli ospedali più vicini, dove è stato dichiarato lo stato di emergenza, e cinque di loro sono morti durante il tragitto.

Alcuni dei feriti versano in gravi condizioni e il bilancio delle vittime potrebbe salire. Il bus colpito trasportava ismailiti, una comunità di fede sciita. La maggioranza di loro vive nelle vallata himalayane della provincia di Gilgit Baltistan, verso il confine con la Cina e, in parte, anche nella metropoli di Karachi.

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ZENIT Staff

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