Terra Santa. Ruspe in azione a Cremisan per il Muro di separazione

Bulldozer israeliani sono entrati ieri in azione nella Valle sradicando già molti alberi di ulivo, come documentato da fotografie pubblicate sui propri account social dalla Società “Saint Yves”

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Nonostante l’ultima petizione alla Corte Suprema israeliana da parte della Società Saint Yves, centro cattolico per i diritti umani, sono iniziati i lavori per la costruzione del Muro a Cremisan. Ne dà notizia il sito del Patriarcato latino di Gerusalemme, riferendo che bulldozer israeliani sono entrati ieri in azione nella Valle, sradicando già molti alberi di ulivo, come documentato anche da fotografie.

Queste sono state pubblicate dalla Società “Saint Yves” sui propri account Facebook e Twitter. In esse si possono vedere le ruspe che sradicano gli ulivi, nei pressi di Beit Jala. Solo pochi giorni fa – come accennato – l’organizzazione aveva presentato una nuova richiesta alla Corte Suprema israeliana in cui chiedeva che il Ministero della Difesa israeliano rivelasse il tracciato esatto e completo del muro, per evitare di scadere in situazioni illegali sul terreno e dannose per gli abitanti della Valle. Nel frattempo, si chiedeva pure che l’esercito si astenesse da qualsia costruzione. Una decisione della Corte di giustizia era attesa.

La costruzione del muro di separazione è stata autorizzata dall’Alta Corte lo scorso 6 luglio, nonostante una sentenza di aprile lo avesse giudicato “dannoso” sia per la popolazione locale che per i monasteri della Valle, che finirebbe divisa a metà. Il monastero e il convento salesiano rimarrebbero dalla parte palestinese, mentre le 58 famiglie cristiane della Valle vedrebbero le loro terre e case andare dal lato israeliano del muro.

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ZENIT Staff

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