Tawadros II: "Le offese alla religione non aiutano la pace"

Il Patriarca copto-ortodosso esprime il suo disappunto nei confronti delle nuove vignette satiriche pubblicate da ‘Charlie Hebdo’

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

“Offensive” e da rigettare “a tutti i livelli”. È così che il patriarca copto-ortodosso Tawadros II ha commentato le vignette su Maometto pubblicate su Charlie Hebdo a seguito della tragedia del 7 gennaio scorso in cui è rimasta uccisa la gran parte della redazione del giornale satirico.

La rivista è tornata in edicola mercoledì 14 gennaio con un fascicolo sulla cui copertina appare un Maometto piangente che tiene un cartello con la scritta “je suis Charlie” sotto il titolo “tout est pardonné” (tutto è perdonato).

 “Io – le parole Patriarca al termine di una conferenza stampa – rifiuto ogni forma di insulto personale, e quando le offese riguardano le religioni, esse non sono approvabili né sul piano umano, né su quello morale e sociale. Esse non aiutano la pace del mondo, e non producono nessun beneficio”.

Secondo Antonios Aziz Mina, Vescovo copto cattolico di Guizeh, in Egitto, “le vignette vengono esaltate come espressione di libertà, ma la vera libertà è sempre responsabile, non offende gratuitamente, non ridicolizza e non ferisce gli altri, toccandoli nelle cose che hanno più a cuore, soprattutto in materia di religione e di fede”, ha detto all’agenzia Fides.

“Forse è bene non dare importanza a queste derisioni, e non avere reazioni che poi vengono strumentalizzate e travisate come oscurantismo – ha aggiunto -. Anche perché, per noi cristiani, la fede è dono gratuito di Dio, che la dà a chi vuole. E chi la riceve non solo non può imporla agli altri, ma non ha neanche il problema di difenderla dalle offese. Perché a difendere il dono della fede ci pensa il Signore”.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione