Profanazione di chiese in Francia: “Se bisogna gridare, grideremo”

Un Vescovo lamenta un maggiore sdegno per attacchi contro moschee e sinagoghe

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EVRY, giovedì, 25 febbraio 2010 (ZENIT.org).- Dopo la profanazione della chiesa di Morangis, nel dipartimento francese di Essonnes, il Vescovo di Evry-Corbeil-Essonnes, monsignor Michel Dubost, ha denunciato l’“inettitudine” dei “poteri pubblici”.

In un comunicato pubblicato il 19 febbraio sulla pagina web della Diocesi, monsignor Dubost ha denunciato questo “atto di vandalismo” in cui “il Santissimo Sacramento è stato profanato”.

Mentre “i poteri pubblici, i politici, la stampa e l’opinione pubblica si ribellano quando una moschea o una sinagoga viene attaccata”, il Vescovo di Evry ha deplorato il “silenzio sulle chiese”.

Dopo una serie di furti e profanazioni, il presule ha proposto la creazione di una commissione per visitare le chiese, studiare le misure da prendere al fine di aumentare la sicurezza contro i furti, fare un inventario di ciò che può essere sottratto e fotografarlo.

Ha tuttavia spiegato che “è stato informato del fatto che giuridicamente non ne ha il diritto” e che la risposta “sarebbe creare una commissione ufficiale”.

Nel frattempo “gli abusi continuano”, ha affermato il Vescovo francese, denunciando con vigore che “i poteri pubblici sono quindi responsabili per la loro inettitudine”.

“Personalmente, non riesco ad abituarmi alle profanazioni – ha aggiunto –. Se bisogna gridare, grideremo; del resto , anche noi siamo cittadini”.

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ZENIT Staff

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