Finanze vaticane: bilanci di fine anno e indicazioni per il futuro

Pubblicato ieri il Bollettino numero 5 della Segreteria per l’Economia

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Insieme agli auguri di Natale al personale e alle famiglie, il Bollettino ufficiale numero cinque del neonato Consiglio per l’Economia ha annunciato, che entro la fine dell’anno, i bilanci consuntivi del 2014 “dovranno registrare qualsiasi transazione o saldo non precedentemente riconosciuto in bilancio, e realizzare inventari completi, in modo che tutti i valori siano correttamente riportati nei saldi di apertura 2015”. Nel bollettino, viene evidenziato inoltre che tutte le attività, gli investimenti e le passività devono esseri inclusi nel Bilancio consuntivo relativo al 2014.

Proprio una decina di giorni fa il cardinale Pell, prefetto della Segreteria dell’Economia, aveva scritto sulle pagine del Catholic Herald che il lavoro di razionalizzazione delle finanze in Vaticano aveva permesso di far venire allo scoperto centinaia di milioni di euro di fondi “neri”, non riconosciuti cioè nei bilanci ufficiali del Vaticano.

Ora il budget – si legge sul bollettino – “si sta elaborando secondo le nuove politiche di financial managment che sono state distribuite a tutti gli Enti della Santa Sede dello Stato della Città del Vaticano dopo la loro approvazione da parte del Santo Padre lo scorso novembre”.

Viene confermato inoltre che, tra novembre e dicembre, si sono svolte sessioni formative “per assistere e supportare gli Enti nell’adozione della nuova procedura di Budget e nell’utilizzazione del nuovo modello di preventivo”. Ad esse hanno partecipato oltre 160 persone in rappresentanza di 79 enti. Ogni sessione è stata organizzata come una “riunione tra colleghi” più che come un seminario di studio, durante la quale sono state argomentate le ragioni di introduzione delle nuove politiche e gli obiettivi che esse si pongono.  

Tra questi, anzitutto fornire alla Santa Sede, lo Stato Città del Vaticano e gli Enti ad essi collegati, principi di financial management validi e coerenti; poi facilitare il processo decisionale al livello locale e fornire un chiaro riferimento delle competenze e responsabilità di coloro a cui vengono affidate le risorse della Chiesa. Un obiettivo è anche di “rinforzare il processo di pianificazione di modo che le risorse economiche siano destinate dove possano essere utilizzate nella forma più efficace possibile” e di “rendere disponibili quante più risorse economiche alla missione della Chiesa, attraverso lo sviluppo del financial management e della gestione economica.”

Nel Bollettino, poi, si guarda al futuro, al 2015 quale tempo utile “per avere le strutture economiche ed amministrative operative. Gli Statuti per il Consiglio, Segreteria e il Revisore Generale sono a buon punto per essere finalizzati e presentati al Santo Padre per la Sua approvazione”, spiega il testo.

Intanto il Consiglio per l’Economia ha presentato al Santo Padre e al C9, il Consiglio dei Cardinali riunitosi nei giorni scorsi, le proprie raccomandazioni per il rafforzamento del ruolo ll’APSA, focalizzandolo come Tesoreria Centrale della Santa Sede.

Il cardinale Pell ha poi trasferito il suo ufficio dal Torrione di San Giovanni al Torrione di Niccolò V, in quello, cioè, che fino all’anno scorso era occupato dall’ufficio del Presidente dello Ior.

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ZENIT Staff

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