Dolce dormire -Foto Copyright Pixabay - Profile, Public Domain

Ciecamente

Come un bambino, che dormendo saporitamente passa indenne attraverso il traffico caotico della città e arriva indenne a casa in braccio alla mamma

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Parlare della mamma ai bambini è sempre vincente. Ma questa storia l’ho raccontata agli adulti nella festa di Maria, la mamma che “ha creduto” ciecamente e ci invita a lasciarci portare in braccio da lei, come lei si è lasciata portare da Dio.
Un giorno vidi Gigi che passava per la strada. Volevo salutarlo, ma aveva gli occhi chiusi: dormiva. Lo seguii per vedere dove abitasse. Arrivato a Piazza Fiume, si fermò al semaforo rosso. Sopraggiunto il verde attraversò la strada salendo decisamente sul marciapiede del lato opposto di via Salaria fino a via Viterbo. Girò a destra per arrivare al numero di casa sua in via Velletri. Continuando a dormire saporitamente infilò il portone del suo palazzo e sparì ai miei occhi.
Subito mi son sentito fare dagli ascoltatori questa domanda: “Ma come ha fatto Gigi a vedere la strada, il semaforo, passare indenne attraverso il traffico caotico della città e arrivare a casa? Com’è riuscito ad occhi chiusi?”.
“Semplice – rispondo – Gigi era un bambino di due anni che dormiva; ma in braccio alla mamma. Fidandosi ciecamente di lei vedeva con gli occhi della mamma.
Ciao da p. Andrea
Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui.

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Andrea Panont

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