Albero bavarese e presepe napoletano per celebrare il Natale in piazza San Pietro

Realizzato dal maestro Antonio Cantone, per la prima volta un presepe di origine partenopea arriva in Vaticano, Il 6 dicembre in piazza anche l’abete di 6 metri donato dalla comunità di Waldmunchen

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“Francesco 1223 – Francesco 2013”: è il significativo titolo scelto per il presepe del primo Natale di Papa Bergoglio. Come informa in un comunicato il Governatorato della Città del Vaticano, quest’anno il Natale tra le mura leonine sarà impreziosito da un presepe napoletano, secondo la tradizione apprezzata e amata in tutto il mondo. Per la prima volta nella sua storia un presepe di origine partenopea arriva a Piazza San Pietro. L’onore è toccato al maestro Antonio Cantone e alla bottega Cantone & Costabile, esponenti del presepe del ‘700 di Napoli, la cui opera è corredata dalla scenografia firmata dal professore Antonio di Tuoro e organizzata dal team “PulSeo”, guidato da Guglielmo Pulcini. 

Il complesso artistico e architettonico era stato donato dalla Bottega al card. Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli, che a sua volta ha deciso di omaggiare Papa Francesco, unitamente al patrocinio del Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro.

Sedici pastori, vestiti con abiti tipici del ‘700 napoletano, faranno da cornice alla scena che rievoca la nascita del Bambino Gesù, mentre il paesaggio – informa il comunicato – rappresenterà un luogo tradizionale della “Campania felix”. I maestri Cantone e Costabile hanno inoltre voluto preservare la dinamicità e le espressioni facciali che da sempre hanno contraddistinto i pastori napoletani. Tuttavia hanno deciso di elevare l’altezza di questi ultimi dai 30 centimetri ai 2 metri. Nella elaborazione scenica, poi, non verrà tralasciata la rappresentazione delle differenze riscontrabili nel percorso della vita: le classi sociali, come pure le fasi della crescita, partendo dal bambino e arrivando fino all’anziano.

Nel dettaglio, riferisce il comunicato del Governatorato, i personaggi saranno: “San Giuseppe con la Vergine Maria e il Bambino Gesù; uno zampognaro con un uomo che suona la ciaramella; i Re Magi; due rustici, di cui uno con cappuccio; un nobile orientale; un povero; una donna anziana ed una zingara che si converte dinnanzi al Bambino Gesù; una bambina nobile accompagnata da una giovane e un bambino rustico”. Le statue, aggiunge, hanno la testa, le mani e i piedi di terracotta policroma e gli occhi in cristallo, mentre il corpo è in sezioni di ferro saldate e gomma piuma, rivestiti con abiti ispirati alla tradizione settecentesca partenopea in tessuto, trattati e confezionati a mano, e arricchiti da accessori tradizionali.

La scenografia avrà una ambientazione rupestre e un ingombro di circa 7 metri per 12 con una altezza di circa 6 metri. Costituita da arcate di rocce, sarà coperta da un gioco in assi di legno. La composizione avrà inoltre “una visione prospettica armonica nella sua interezza e sarà altresì osservabile, nella sua completezza, senza alcun ostacolo visivo”. Anche quest’anno il presepe verrà realizzato grazie al sostegno di alcuni benefattori, che limiteranno al massimo i costi a carico del Governatorato.

Il 6 dicembre giunge poi in piazza San Pietro anche il grande albero proveniente dalla Baviera, donato dalla comunità di Waldmunchen. L’abete è alto 25 metri, diametro alla base di 98 cm ed un peso di 7,2 tonnellate. Come consuetudine, le maestranze del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano forniranno tutto il supporto necessario agli allestimenti, mentre le operazioni di posizionamento, decorazione ed illuminazione verranno curate da personale stesso dello Stato della Città del Vaticano. Dopo lo smantellamento, il legno del tronco, come avviene da alcuni anni, verrà utilizzato per realizzare piccoli oggetti di uso quotidiano e giocattoli. (S.C.)

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ZENIT Staff

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