Foto: Zenit - RR

Agricoltura: la rivoluzione dell’ozono

Alla fiera MacFrut di Rimini gli imprenditori mostrano le innovative applicazioni dell’ossigeno-ozono in agricoltura e nella zootecnia

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All’edizione 2016 di MacFrut, la Fiera riminese dedicata ai professionisti del settore ortofrutticolo con undici padiglioni espositivi rappresentativi dei cinque continenti –  persino Malesia, Costarica, Sudamerica, Nord Europa, Pakistan e India tra gli altri – e un flusso di circa 40mila visite l’anno, è cresciuto l’interesse sull’applicazione dell’ossigeno-ozono in agricoltura e nella zootecnia per consentire un approccio più naturale e rispettoso del prodotto, ma anche più conveniente per i produttori.
Infatti non è mancata l’adesione, motivata dalla curiosità degli imprenditori agricoli e dei tecnici specializzati, all’incontro Impiego dell’ozono nel settore orticolo: dal campo alla tavola, promosso dalla Multiossigen srl ,società produttrice e distributrice di generatori di O3 dal 1993, e moderato dall’amministratore delegato, il dott. Manuele Camolese.
L’introduzione, curata dall’amministratore delegato, ha messo in luce i numerosi campi di applicazioni di questo gas – un medicamento naturale privo di controindicazioni – una molecola triatomica dell’ossigeno, considerato il più efficace battericida e virucida e antimicotico esistente sulla Terra, già usato per distruggere alghe, funghi, pesticidi, metalli pesanti, nitrati, nitriti e parassiti.
Anche la legislazione italiana ha riconosciuto la sua validità nel 1996, con il Protocollo n° 24482 del Ministero della Sanità, che considera l’ozono “un presidio naturale per la sterilizzazione degli ambienti”, dando così il via al suo utilizzo in ambito sanitario, zootecnico, agroalimentare, militare e civile. Un gas instabile e dunque impossibile da stoccare e trasportare. Va quindi prodotto on demand, al momento dell’uso, grazie a dispositivi chiamati ozonizzatori, nei quali l’ossigeno atmosferico o tecnico viene attivato da un generatore ad effetto corona, formato da elettrodi concentrici.
Ed è in questo che eccelle Multiossigen srl che, grazie al supporto della Sioot (Società scientifica ossigeno-ozono terapia) ha realizzato le apparecchiature più adatte sia a livello medico che industriale, e implementato la ricerca che ha depositato finora dieci brevetti in ambiti specifici.
Ed è proprio in virtù di questa loro capacità di fornire soluzioni ad hoc che l’uso dell’ossigeno-ozono inizia a diffondersi con successo in campo ortofrutticolo e nell’allevamento come dimostrano i tre imprenditori intervenuti alla conferenza, illustrando i progressi e i vantaggi ottenuti nell’applicazione di questo gas dal valore inestimabile.
Le testimonianze Il dott. Massimo Buzzega, produttore dell’Azienda agricola Buzzega Massimo e Italo SS Agricola presso Campogalliano, nel modenese, racconta la sua duplice esperienza con la somministrazione di ozono in ambito ortofrutticolo. Da un lato, il suo utilizzo nelle celle frigorifere, attraverso un impianto d’immissione del gas nell’aria, che ha consentito un aumento della shelf life della frutta e anche il controllo degli odori e dello sviluppo dell’etilene, naturalmente generato dai prodotti in stato di maturazione.
Dall’altro, grazie all’olio ozonizzato Biozon F1 – brevettato da Multiossigen srl e approvato da Sioot – Buzzega è riuscito a sedare l’infestazione dovuta a un parassita delle pere, che stava mettendo a repentaglio la coltura di un’antica qualità del frutto, nota per le conserve e l’uso in gastronomia. Riferisce di un utilizzo diluito del prodotto e distribuito attraverso un atomizzatore, e di aver così debellato l’infestante in una sola volta.
Positiva è anche l’esperienza del dott. Gianfranco Ciarletti, sommelier dell’olio, agronomo e produttore olivicolo a Trevi in Umbria, che vanta una tradizione familiare d’eccellenza e molti premi vinti – Le 5 Gocce di Bibenda 2016 – per il loro pregiato Notturno di San Francesco, ricco di polifenoli e dalle altissime proprietà organolettiche. Un primato che ha rischiato di essere compromesso da un’invasione di mosche olearie, fino alla scelta di affidarsi all’ozono e cospargere così gli alberi malati con lo stesso Biozon F1 attraverso l’atomizzatore. Una decisione che finora si è mostrata vincente, con lo sterminio della mosca sin dal primo ciclo nel luglio 2016.
Davvero innovativa e rivoluzionaria è la scelta del dott. Paolo Garbelli, veterinario, specializzato in omeopatia, co-proprietario dell’Azienda agricola fratelli Garbelli a Bagnolo Mella, in provincia di Brescia, che vanta un’esperienza pluriennale nell’applicazione dell’ozono nella zootecnia. Molto sensibile alla salute del consumatore e alla produzione di una carne di maiale sana e gustosa, Garbelli ha da sempre preferito la fitoterapia e l’omeopatia all’approccio tradizionale. Ed è in virtù di questa visione etica, che ha prediletto l’ossigeno-ozono agli antibiotici, riducendo così del 60-70% i medicati, tra cui i probiotici e i prebiotici, oltre agli antibatterici.
La sua azienda è fornita di più impianti generatori di O3. Il più grande, che mescola l’ozono all’acqua per la costituzione della broda – il nutrimento – e per l’impianto di abbeveraggio dei suini; un secondo per purificare l’aria e immettere l’ossigeno-ozono nelle stalle attraverso un sistema di conduttore sul soffitto e infine un terzo a ridosso dei silos riservati alla conservazione del siero.
Una svolta tale che in un anno e mezzo l’azienda agricola ha potuto ridurre le spese per le cure di malattie infettive, la pulizia dei ricoveri, il contenimento degli odori, l’acquisto degli acidi e la mortalità dei capi. Indiscussi i vantaggi, tra cui carne più salubre e un aumento delle esportazioni verso gli Stati Uniti, più attenti dell’Italia per quanto riguarda la purezza del prodotto e la concentrazione di antibiotici.
Gli sviluppi Tutti esempi di imprenditori virtuosi che in breve tempo hanno non solo ripagato il proprio investimento iniziale e ridotto le spese di gestione della propria attività agricola e zootecnica, ma hanno contribuito a una produzione più sana ed etica, nel rispetto del consumatore, affinché possa godere di alimenti più genuini, meno contaminati da prodotti chimici e antibiotici.
Un’etica della salute sostenuta in pieno da Multiossigen srl, azienda leader nel settore che da 23 anni opera secondo i dettami della Sioot – la Società scientifica ossigeno-ozono terapia, fondata nel 1983 a Bergamo dal prof. Marianno Franzini – a favore dell’innovazione scientifica e di una diffusione dell’ossigeno-ozono sempre più capillare ed economica a vantaggio di tutti: imprese e società.

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Rita Ricci

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