Super 8

Tra gli ultimi arrivi in Home Video una fantascienza umanistica e piena di sentimento, che mescola abilmente le suggestioni di opere come ET alla simpatia di film di formazione come i Goonies

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1979. Il dodicenne Joe Lamb è rimasto orfano di madre per un incidente sul lavoro e non riesce a comunicare con suo padre, vicesceriffo della cittadina in cui vive. Ma in quell’estate lui e i suoi amici hanno in mente solo una cosa: girare un film di zombie con il loro super 8. Durante le riprese, però, sono per caso testimoni di uno strano incidente ferroviario. Ben presto in città cominciano ad avvenire strane sparizioni, mentre sul posto arriva l’esercito, che non spiega nulla ma sembra in cerca di qualcosa. Qualcosa di molto pericoloso…

Con Steven Spielberg tra i produttori e J.J. Abrams (la mente di Lost, ma anche dell’ultima versione cinematografica di Star Trek nonchè di Cloverfield, che racconta l’invasione di Manhattan da parte di un enorme e distruttivo mostro) le aspettative su questo Super 8 (titolo vintage che si riferisce alle piccole macchine da presa con cui le famiglie degli anni Settanta registravano gli eventi di famiglia ma con cui anche l’allora giovanissimo autore di E.T.  e de Lo squalo girava le sue prime prove) erano comprensibilmente alte.

E i due autori, grandi specialisti nel raccontare, grazie alla scrittura ma anche alla regia, il mistero nella sua faccia straordinaria e spaventosa, non tradiscono, almeno fino a un certo punto, i loro spettatori.

Super 8 mescola abilmente le suggestioni del primo Spielberg (E.T.  per l’appunto, ma anche Incontri ravvicinati), con divertenti ed epocali romanzi di formazione come i Goonies (banda di ragazzini in cerca di misteri), ma cita pure i grandi film di fantascienza del passato, con l’esercito che invade la piccola cittadina e cerca di coprire le tracce di sporchi esperimenti.

Il punto di forza di Super 8 è l’aver scelto come punto di vista lo sguardo di un gruppo di ragazzini, la cui reazione di fronte alla realtà, anche degli eventi più terrificanti e misteriosi, non smette mai di essere innanzitutto di curiosità e meraviglia.

Nella cittadina di Lillian spariscono i cani (si scoprirà poi che, più acuti dei loro padroni umani, sono scappati il più lontano possibile), ma anche le persone, mentre le macchine vengono ritrovate accartocciate come scatolette, ma le autorità pensano ad attacchi di orsi, almeno finché non interviene l’esercito e tutto diventa più complicato.

Nel frattempo Jack e i suoi amici continuano a girare il loro film di zombie (e approfittano spudoratamente della presenza dei soldati e dell’incidente ferroviario per aggiungere production values alla storia!), ma anche a litigarsi, come era prevedibile, l’unica ragazza del gruppo, la bella Alice, che ha un padre ubriacone ma che, nonostante sia più grande di loro -ha già 14 anni-, è disposta a scorrazzare in macchina i marmocchi.

Abrams, soprattutto nella prima ora del film, trova anche il tempo, tra un alieno alla macchia, qualche esplosione e una cospirazione del governo, per tratteggiare con delicatezza i rapporti problematici di Jack e Alice con i rispettivi genitori (il primo, il vicesceriffo Lamb, troppo preso dal suo dolore per riuscire a comunicare con il figlio, il secondo perso nell’alcool e nei sensi di colpa), ma anche la timida attrazione tra i due, le dinamiche del gruppo dei cineasti in erba e la vita di un piccolo centro dove tutti si conoscono.

Come al solito, una volta che il mistero assume contorni precisi, un po’ del ritmo e dell’atmosfera iniziali si perdono, i fili si tirano con eccessiva concitazione e forse la soluzione finale è un po’ troppo “buonista” viste le premesse. Resta però il gusto di un film che è forse colpevole di furto con destrezza da troppi classici (anche se il pubblico più giovane, in questo caso benedetto dalla sua corta memoria, magari non se ne accorgerà), ma che sa ridare il gusto di film “come non se ne fanno più”, una fantascienza umanistica e piena di sentimento, che per questo che si è conquistata un meritato successo.

*

Titolo Originale: Super 8
Paese: USA
Anno: 2011
Regia: J.J. Abrams
Sceneggiatura: J.J. Abrams
Produzione: Steven Spielberg, J. J. Abrams, Bryan Burk per Paramount Pictures/Amblin Entertainment/Bad Robot
Durata: 112
Interpreti: Kyle Chandler, Elle Fanning, Joel Courtney, Noah Emmerich, Ron Elderd

Per ogni approfondimento: http://www.familycinematv.it/

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Laura Cotta Ramosino

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