Su quale terreno costruire la casa?

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Mt 7,21-29

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Lettura

In questo brano del Vangelo di Matteo Gesù mette in guardia i suoi discepoli: non è con il solo invocarlo con il titolo di “Signore” che si entra nel regno dei cieli. E neppure le prediche e i miracoli – anche se operati nel nome di Gesù – danno la certezza di entrare in cielo. Bisogna costruire la propria casa sulla roccia, per essere sicuri che gli avvenimenti della vita non la portino via.

Meditazione

Costruire una casa sulla roccia non è impresa da poco. Volendo farlo, ci si imbatterebbe in una serie di difficoltà estreme per scavare le fondamenta in un materiale così duro. La casa, poi, dovrà essere necessariamente piccola, proprio per limitare tempi, costi e fatiche, e probabilmente affrontando non poche difficoltà anche per portare i materiali. Si tratta di un’impresa, quindi, in cui la fatica non varrebbe la pena. Costruire sulla sabbia, certo, non sembrerebbe molto accorto, ma le fondamenta si potrebbero gettare con estrema facilità e si potrebbe costruire tutto più facilmente, tirando su una bella villa con poco dispendio di tempo, di fatica e di denaro. Non è così un po’ anche la nostra vita di fede? C’è chi subito accoglie la buona novella e facilmente segue la vita da cristiano. Apparentemente vive tutto. È sempre presente in chiesa. Alle feste della parrocchia dà una mano. Si prodiga nell’aiutare durante le liturgie. E si sa che è anche largo di manica quando si tratta di dare qualche offerta. Ci sono invece quelli che rimangono nella fede perché una sola parola li ha colpiti. Forse quella di amare Dio e il prossimo come se stessi. O che forse hanno vissuto nel profondo qualche incontro con il Signore che ha dato loro la sicurezza: Lui c’è. Ma su tante altre cose si pongono dubbi su dubbi. Con fatica entrano in chiesa. Hanno difficoltà a dare qualcosa e si tengono in disparte. E viene il “maltempo” che colpisce quasi ogni vita prima o poi. È facile indovinare quale costruzione spirituale rimarrà in piedi e quale edificio – forse troppo grande e forse non sufficientemente fondato – invece crollerà. Gesù sembra preferire piccole costruzioni solide ai grandi palazzi. Anche quando si tratta di fede.

Preghiera

«Nei pericoli, nelle difficoltà, nei dubbi, pensa a Maria, invoca Maria. Seguendo lei, non devierai; invocandola, non ti smarrirai; pensando a lei, non peccherai; tenendoti stretto a lei, non cadrai; affidandoti a lei, più nulla temerai. Con il suo aiuto, ogni fatica sarà per te leggera, sotto la sua guida giungerai facilmente alla Patria Beata» (san Bernardo).

Agire

C’è un versetto della Sacra Scrittura che mi ha particolarmente colpito e mi ha grandemente edificato e consolato. Lo scrivo e lo metto da parte: mi aiuterà nei periodi più difficili.

Meditazione del giorno a cura della prof.ssa Alexandra von Teuffenbach, docente di Teologia e Storia della Chiesa, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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