Strategie e strumenti per le "smart city"

Obiettivo del nuovo master della LUMSA è la creazione di città sostenibili

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“Questo master è una scommessa, che l’Università insieme a Engineering e al Centro  di Ricerca Interuniversitario sull’inquinamento e l’ambiente “Mauro Felli”,  sta facendo ed è molto importante: investire in questa sinergia tra il mondo dell’impresa e il mondo dell’università per fornire delle competenze che sono utili proprio a coloro che operano”. Così Fiammetta Mignella Calvosa, ordinario di sociologia dell’ ambiente e del territorio presso la Lumsa,  nella conferenza stampa,  ha presentato il master di I livello in “Strategie e strumenti per le Smart City” che partirà i primi di aprile. E a fine corso,  per i più meritevoli, la possibilità concreta di un posto di lavoro.

Obiettivo del corso è quello di cercare di sviluppare delle competenze per una qualità della vita collettiva migliore, senza che questa qualità si traduca in un aggravio per l’ambiente, e per il sistema delle relazioni tra l’uomo e la natura. “Una città smart – ha spiegato la professoressa Mignella Calvosa – è una città sostenibile ed intelligente in cui si vive meglio e dove è più facile usufruire dei servizi collettivi, curarsi e vivere insieme”.

E nelle smart cities la salvaguardia dell’ambiente viene messa sempre al primo posto. “In questa nuova visione della città – ha illustrato Franco Cotana, Direttore del Centro nazionale di Ricerca sulle Biomasse – bisognerà imparare l’efficientamento energetico e la riduzione dell’impatto ambientale, con una nuova gestione e conservazione delle risorse naturali, come ad esempio un uso ragionato dell’acqua potabile e non, ma anche una valorizzazione dei rifiuti intesa come potenzialità per produrre biocarburanti o per il riciclaggio della carta, della plastica e del vetro”.

Ma il cuore operativo di questo master è rappresentato sicuramente dalla presenza di Engineering Ingegneria Informatica, che a fine corso è pronta a reclutare i più bravi per inserirli nella sua realtà lavorativa.

“Noi lavoriamo nelle Smart Cities – ha spiegato Michele Cinaglia presidente di Engineering – perché le tecnologie informatiche si applicano ormai ovunque, e abbiamo centinaia di persone impegnate in questa missione. Mettendo a fattor comune, emerge l’opportunità di inserire in una scuola, un certo numero di persone, che vengano appositamente formate su questo tipo di orientamento. Lì possono ricevere una formazione che andrà a completare quella già ricevuta all’università”.

E a fine master una grande opportunità. “Noi assumiamo di nostro molti neo-laureati, e visto che il Master viene tenuto dentro la nostra scuola è ovvio che quelli bravi lavoreranno con noi”.

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ZENIT Staff

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