Strage in Kenya: 147 cristiani uccisi

L’attacco è opera degli islamisti di al-Shaabab, che dopo essersi introdotti in un campus universitario hanno separato i musulmani dai cristiani e hanno trucidato questi ultimi

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È devastante il bilancio della nuova strage compiuta da terroristi islamici di al-Shabaab nel campus universitario di Garissa, nel nord-est del Kenya, all’alba di giovedì 2 aprile. Le stime parlano di 147 vittime e almeno 80 feriti. Secondo i testimoni, il commando, partito da una vicina moschea, si è introdotto nel campus e ha separato gli studenti musulmani da quelli cristiani. Ai primi, è stato concesso di andar via, i secondo sono stati tutti uccisi, alcuni dei quali per decapitazione.

Per tutta la giornata di ieri le forze di sicurezza keniane hanno condotto una lunga operazione, che ha portato all’uccisione di quattro assalitori e all’arresto di un quinto sospettato. Nella serata di ieri il quotidiano Daily Nation ha dato notizia che almeno 500 studenti, su un totale di 815, sono stati ritrovati, sottolineando però che al momento resta ancora incerto il numero dei ragazzi ancora nelle mani degli estremisti. 

Fonti locali riferiscono che il piano è stato elaborato personalmente da Mohammed Kuno (conosciuto anche come Mohamed Mohamud Gamadhere), ex professore e guida del gruppo terroristico sul quale Nairobi ha imposto una taglia da 220mila dollari. L’individuazione preliminare di fedeli islamici a cui risparmiare la vita, è una dinamica già riscontrata nell’attacco da parte dei terroristi al centro commerciale Westgate di Nairobi, nel 2013, costato la vita a 67 persone.

Quello di ieri è l’attentato con il più alto numero di vittime in Kenya, e prosegue una lunga scia di sangue causata da al-Shabaab. Il gruppo somalo ha intensificato le proprie azioni in Kenya dopo l’ingresso delle truppe dell’esercito in Somalia, nel 2011, alle prese con il tentativo di fermare lo sconfinamento dei jihadisti. Tentativo che si sta rivelando vano; il Presidente del Kenya Uhuru Kenyatta ha affermato dopo la strage al campus in conferenza stampa: “Abbiamo sofferto perdite non necessarie a causa di una carenza nel personale addetto alla sicurezza”.

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ZENIT Staff

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