Strada facendo. Tutti sogni o tutti segni?

Nel suo secondo libro, Stefania Perna offre ai lettori uno spaccato della sua vita di preghiera, corroborata e sostenuta dal pensiero dei santi e dei saggi di ogni epoca

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Dopo il buon successo della sua opera prima, 50 preghiere per i cercatori di speranza (Effatà, 2014), Stefania Perna è tornata sul mercato editoriale, con un nuovo libro, in perfetta continuità con il precedente. Lo schema di Strada facendo. Tutti sogni o tutti segni? (Cantagalli, 2016) è il medesimo: una raccolta di preghiere, scritte dall’autrice e corroborate dai pensieri di santi e di grandi uomini del passato recente o remoto, che sembrano quasi funzionare da architravi e fondamenta per l’intero saggio.
Preghiere che nascono da dubbi e fragilità del nostro quotidiano, che poi sfociano nella consolazione dell’amore e della misericordia di Dio. In un’epoca in cui, tra tanti tabù violati, è ormai imperante la ritrosia a mettere a nudo l’anima, l’autrice mette in discussione tale tabù moderno e apre il suo cuore ai lettori e a Dio.
Un’operazione non semplice, visto che con Dio non si può mai mentire. Ecco allora che la vita spirituale di una laica, insegnante e madre di famiglia, prende forma in tutto il suo ‘realismo trascendentale’. Un linguaggio ricco di metafore molto concrete, a illustrare un cammino di fede per quello che è: un percorso non programmato, ben diverso da quello dei moderni navigatori satellitari.
Quando si cammina con Dio, di prefissato c’è solo la meta, che peraltro non è su questa terra. Non vi sono scorciatoie o accorgimenti per economizzare il tempo o stancarsi il meno possibile. Si può andare avanti oppure indietro, fare progressi o regressi, mai però rimanere fermi. Dio detesta la staticità, non conosce l’entropia. In compenso sa come sorprenderci, spalancando prospettive sempre nuove e mai immaginate prima.
Come riconosce anche don Ugo Borghello, autore della prefazione, Strada facendo mostra senza remore quel gioco di luci e ombre, senza il quale la vita di preghiera non sarebbe tale. Paragonabile ad un enorme dipinto dove trionfano i chiaroscuri, la vita umana necessita la “giusta distanza” e la “giusta prospettiva” per essere compresa.
Se si insiste a “fuggire dalle ombre” e a cercare banalmente una “vita apparentemente facile e piacevole”, ci ritroviamo come sopra ad un “lenzuolo bianco”, che non da problemi ma nemmeno appassiona, per la sua monotona uniformità. Sono l’Amore dà senso ad ogni cosa, alla gioia come al dolore, alla luce come alle ombre.
Tra le citazioni riportate dall’autrice spiccano i padri della Chiesa (Sant’Ambrogio, Sant’Agostino, San Bernardo), i grandi patroni (San Francesco d’Assisi, San Francesco di Sales) e i grandi mistici degli ultimi secoli (San Giovanni della Croce, San Filippo Neri, Santa Bernadette Soubirous, Santa Teresa di Lisieux, Divo Barsotti), fino ai fondatori (San José Maria Escrivà, don Luigi Giussani, Chiara Lubich) e agli ultimi tre papi (San Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, Francesco).
Accanto a loro tanti illustri “compagni di strada”: Michel Foucault, Carlo Gustav Jung, Eugenio Montale, Herman Hesse, Antoine de Saint-Exupery, Rainer Maria Rilke. Non tutti cattolici e nemmeno tutti credenti ma tutti animati da una sincera ricerca della verità sull’uomo.
Strada facendo è un libro insolito ma molto sensibile ai “segni dei tempi”. Una lettura che, consapevolmente o inconsapevolmente, si pone perfettamente in linea con lo spirito penitenziale e, nel contempo, gioioso di questo Anno Santo straordinario della Misericordia.

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Luca Marcolivio

Roma, Italia Laurea in Scienze Politiche. Diploma di Specializzazione in Giornalismo. La Provincia Pavese. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Ostia Oggi. Ostia Città (direttore). Eur Oggi. Messa e Meditazione. Sacerdos. Destra Italiana. Corrispondenza Romana. Radici Cristiane. Agenzia Sanitaria Italiana. L'Ottimista (direttore). Santini da Collezione (Hachette). I Santini della Madonna di Lourdes (McKay). Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi).

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