Speranze per il rilascio di padre Kumar, il gesuita rapito in Afghanistan

L’ambasciatore indiano Amar Sinha conferma che il religioso del Jesuit Refugee Service sta bene e di star lavorando con le autorità afghane per ottenere presto la sua liberazione

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Padre Alexis Prem Kumar, il gesuita rapito il 2 giugno scorso in Afghanistan, sta bene e l’India è fiduciosa di ottenere il suo rilascio, salvo e illeso. A confermarlo è Amar Sinha, ambasciatore indiano in Afghanistan, con delle dichiarazioni, ieri, alla stampa, riprese dall’agenzia Misna.

“E’ un peccato che non siamo stati ancora in grado di ottenere il suo rilascio – afferma Sinha – In tutti i modi, Padre Kumar sta bene. Stiamo lavorando con le agenzie afghane per ottenere al più presto il suo rilascio”.

Il diplomatico ha confermato poi di essere in costante contatto con le autorità afghane e che “padre Kumar ci incontra nella provincia di Herat, dove era stato rapito da uomini armati”.Si è rifiutato, tuttavia, di dare ulteriori dettagli perché “la questione è delicata”.

Padre Alexis Prem Kumar è un membro della provincia dei gesuiti di Madurai, nel Tamil Nadu, a sud dell’India. Negli ultimi tre anni stava prestando servizio in Afghanistan e lavorava da oltre 10 anni con il JRS – Jesuit Refugee Service, il servizio dei gesuiti per i rifugiati.

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ZENIT Staff

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