Spalancare gli orizzonti

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Il contesto è l’inizio del ministero di Gesù, ripieno dello Spirito Santo, a Nazaret, dove, nella sinagoga, si alzò a leggere il rotolo del profeta Isaìa (61,1-2) applicandolo a se stesso. Di fronte alla auto-proclamazione di Gesù come Messia, la reazione dei presenti fu prima di meraviglia e poi di indignazione. Gesù, rievocando i miracoli di Elìa e di Eliseo nei confronti di due persone straniere, ribadì la destinazione universale della sua missione, estesa anche ai pagani. I suoi concittadini, increduli alle parole di quello che consideravano “il figlio di Giuseppe”, sdegnati, lo rifiutarono e volevano ucciderlo. 

Meditazione

Gesù si presenta come il Messia, nel quale si realizzano le antiche profezie. Egli afferma che è venuto per portare la salvezza a tutti gli esclusi, senza distinzione di razza, nazionalità e condizione sociale. Per aiutare la comunità a superare lo scandalo e a capire l’universalità della salvezza, Gesù si serve di due storie ben conosciute dell’Antico Testamento: quella di Elìa, che beneficò una vedova straniera durante la carestia, e quella di Eliseo, che guarì dalla lebbra un generale proveniente dalla Siria. Mentre la vedova di Zarepta di Sidone e il generale Naaman, nonostante un’iniziale titubanza, obbedirono alle indicazioni dei profeti, i suoi compaesani, bloccati dal pregiudizio della sua origine e incapaci di accogliere il mistero dell’incarnazione di Dio, rifiutarono di ascoltarlo e non furono disposti ad aprirsi alla fede per ricevere il dono di Dio. I suoi concittadini erano convinti di essere dei privilegiati perché la salvezza era monopolio del popolo eletto. E quando Gesù presenta il suo progetto di accogliere gli esclusi egli stesso è escluso e cacciato dalla sua patria. Il tentativo di eliminare Gesù da parte dei suoi concittadini giustifica il proverbio citato da Gesù: «Nessun profeta è bene accetto nella sua patria». Ma l’incredulità non ferma il cammino di Gesù. Anche oggi alcuni cristiani, che pretendono di avere il monopolio di Gesù e del suo messaggio riducendolo ai propri schemi mentali, sono bloccati da tanti pregiudizi, per cui non riescono a cambiare mentalità e stile di vita, e ad aprirsi ad accogliere all’interno della comunità coloro che la pensano diversamente, dimenticando che nessuno è lontano dal cuore di Cristo.

Preghiera

«Signore, non permettete che accorriamo alle fontane dissipate né imitiamo il servo infedele, la vergine stolta, non permettete che il godimento dei beni della terra renda insensibile il nostro cuore al lamento dei poveri» (Giovanni XXIII).

Agire

Inviterò qualcuno che considero lontano a condividere un incontro comunitario.

Meditazione del giorno a cura di monsignor Michele Pennisi, arcivescovo eletto di Monreale, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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