Spagna: un'altra profanazione nella Diocesi di Almería

di Nieves San Martín

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ALMERÍA, mercoledì, 23 marzo 2011 (ZENIT.org).- Nel caso di Madrid (cfr. ZENIT, 21 marzo 2011), la profanazione della cappella universitaria dell’Università Complutense aveva un chiaro legame con la celebrazione della Giornata Internazionale della Donna Lavoratrice, per le rivendicazioni femministe di alcune delle partecipanti e i testi che hanno letto.

Sempre nella prima metà di marzo, è avvenuta un’altra profanazione nella chiesa di Las Salinas di Almería. L’incidente è avvenuto per gli ostacoli posti dalle autorità alla riabilitazione di questo luogo di culto.

Durante la Quaresima si stanno celebrando Messe di riparazione in tutte le parrocchie della Diocesi di Almería, come si deve fare in questi casi.

La chiesa di Las Salinas è gravemente danneggiata da anni, e anche se il Vescovado voleva porre rimedio a questa situazione le autorità gli hanno impedito di provvedere.

Ora, le pitture con presunti riferimenti diabolici coprono il pavimento e le pareti di questo piccolo luogo di culto di fronte al mare. Sembra che vi sia stata celebrata una messa nera, presunti riti per invocare il demonio che spaventano quanti vivono lì vicino.

Ad ogni modo, esperti di satanismo hanno analizzato le scritte e non vi hanno riescontrato coerenza. A loro avviso, si tratta di atti vandalici contro la chiesa, chiusa al culto per la sua evidente pericolosità.

Il Vescovado di Almería ha diffuso una nota in cui ha lamentato e condannato “l’atto barbaro e la profanazione senza senso commessa contro la chiesa di Las Salinas di Cabo de Gata”.

“Si tratta di un atto vandalico che ferisce la coscienza religiosa e il senso comune di qualsiasi persona civile, e rappresenta di per sé un attentato gratuito contro uno spazio sacro per la fede cattolica”.

“Nessuno farà desistere il Vescovado dalla sua decisione, tutelata dalla legge, di rimettere in sesto questo emblematico tempio diocesano per aprirlo al culto”, si legge nella nota.

Già nel dicembre scorso, il Vescovo di Almería, Adolfo González Montes, aveva esposto alcuni problemi, raccomandando in particolare l’attenzione nei confronti della custodia del Santissimo Sacramento dell’Eucaristia.

Il presule ha inviato alla Congregazione per il Culto Divino un rapporto sui furti e sugli attentati sacrileghi avvenuti nelle chiese della Diocesi dal 2007 al 2010.

“Nessuno deve avere accesso al tabernacolo di una chiesa quando il sacerdote è presente in parrocchia”, ha scritto.

In tutte le circostanze in cui si è verificata un’azione violenta contro la riserva eucaristica, si è proceduto a riparare spiritualmente all’attentato commesso come indica il Codice ed è pratica della pietà eucaristica, ha aggiunto, ma “bisogna evitare in ogni momento la mancanza di custodia diligente dei tabernacoli”.

Per migliorare sia la custodia della riserva eucaristica che l’accesso ad essa con fini di culto e pastorali, la Diocesi sta preparando alcune norme specifiche.

[Traduzione dallo spagnolo di Roberta Sciamplicotti]

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione