Sostegno del Movimento per la Vita al Granduca di Lussemburgo

In seguito alla sua decisione di non ratificare una legge che autorizza l’eutanasia

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di Antonio Gaspari

ROMA, domenica, 14 dicembre 2008 (ZENIT.org).- Il direttivo nazionale del Movimento per la Vita (MpV), riunitosi questa domenica a Roma, ha espresso ammirazione e sostegno al Granduca Henry di Lussemburgo in seguito alla sua decisione di non firmare una legge che autorizza l’eutanasia.

In una lettera inviata al Granduca e firmata dal Presidente a nome di tutto il direttivo dei Centri e dei Movimenti per la Vita, l’on. Carlo Casini ha espresso “sentimenti di ammirazione e di solidarietà” sottolineando che “il suo gesto esemplare costituisce un servizio per tutto il mondo”.

“La sua decisione – continua la lettera – è esemplare per il coraggio che manifesta nel resistere alla cultura” che non riconosce le persone malate.

“Le siamo  perciò riconoscenti – conclude la lettera – e difenderemo in ogni circostanza la sua posizione, la indicheremo come esempio, sia ai politici che ai legislatori”.

Il direttivo dei Centri  e del Movimento per la Vita ha scritto una lettera anche al Primo Ministro del Lussemburgo, Jean-Claude Juncker, invitandolo a sostenere la posizione del Granduca Enrico, e ad impedire che anche il Lussemburgo, dopo Olanda e Belgio, ceda alla “cultura eutanasica”.

In favore del gesto del Granduca anche il Vescovo di san Marino-Montefeltro, monsignor Luigi Negri, il quale il 5 dicembre ha espresso la sua “grata ammirazione” per “la grande testimonianza di fede cristiana che ha offerto alla Chiesa e all’intera società”.

“Infatti – ha spiegato il presule –, rifiutandosi egli secondo la concezione cattolica della vita di cui è testimone fermo e appassionato,  di firmare la legge che in sostanza autorizza l’eutanasia, ha subìto l’offesa di essere privato di alcune competenze specifiche della sua altissima carica che viene, pertanto, ridotta ad una pura finzione notarile”.

Secondo monsignor Negri, “è una grande testimonianza di cui ha bisogno il mondo intero in un momento in cui, proprio sulle grandi questioni della vita, dal suo inizio alla sua fine, il laicismo anticristiano sta combattendo un’ultima, diabolica battaglia”.

Il Vescovo di San Marino-Montefeltro ha inoltre ricordato che “molte  volte, nella storia dell’Europa, i piccoli Stati hanno avuto una grande funzione di testimonianza cristiana e umana”.

Con questo spirito monsignor Negri ha rinnovato al Granduca di Lussemburgo “la sua affezione commossa e la sua devota stima”.

Al coro di voci si è unita anche l’associazione “Cuore Azzurro”, che ha annunciato per lunedì 15 dicembre, alle ore 18:00, una manifestazione di fronte all’ambasciata del Granducato del Lussemburgo a Roma, per dire no all’eutanasia e mostrare il proprio sostegno al Granduca Henry.

Intervistato da ZENIT, il responsabile dei giovani di Cuore Azzurro, Francesco Accardi, ha affermato: “Noi siamo convinti che la vita vada difesa dal concepimento alla morte naturale, ed una società, che fa prevalere la cultura della morte e non difende la vita dei suoi cittadini, non ha futuro”.

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ZENIT Staff

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