"Sono Fra Tommaso da Cori e vengo qui per farmi santo!"

Tutta la vita del sacerdote francescano fu un segno del Vangelo

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La Chiesa celebra oggi la memoria di san Tommaso da Cori, sacerdote francescano, che visse dal 1655 al 1729.

Già da giovane Francesco Antonio Placidi – questo il suo nome di battesimo – aveva potuto fare conoscenza dei Frati minori del convento di San Francesco nel suo paese natale, Cori, in provincia di Latina, a sud di Roma. Rimasto, però, orfano di madre e padre all’età di 14 anni prima di scegliere la vita religiosa si fece carico delle sue due sorelle più giovani.

Una volta che le sorelle si sposarono, il futuro santo entrò, nel 1677, nell’ordine dei francescani, che lo mandarono al convento della Santissima Trinità in Orvieto (provincia di Perugia) per il noviziato. 

Ordinato sacerdote nel 1683, Fra Tommaso da Cori è noto soprattutto come fondatore dei “ritiri” di San Francesco in Civitella (l’attuale Bellegra, nei pressi di Subiaco) e di San Francesco a Palombara Sabina, entrambi nella regione Lazio. Al suo arrivo nel 1684 all’umile convento di Civitella, si presentò con la seguente frase: “Sono Fra Tommaso da Cori e vengo qui per farmi santo!”.

Ad eccezione di sei anni passati come guardiano nel convento di Palombara, Fra Tommaso da Cori trascorse il resto della sua vita a Bellegra. Il suo nome è legato alla redazione delle Costituzioni dei Ritiri da lui fondati. Conservate autografe a Bellegra, le regole scritte da Fra Tommaso furono estese nel 1756 dal Capitolo Generale di Murcia a tutti i Ritiri dell’Ordine dei Frati minori.

In particolare, ciò che più colpisce nella sua spiritualità è la centralità dell’Eucaristia. Per 40 anni la sua vita di preghiera è stata inoltre caratterizzata da una totale assenza di una consolazione sensibile, che, secondo i biografi, fu vissuta dal futuro santo con grande serenità.

Il suo instancabile apostolato al servizio della gente e dei poveri del Lazio ed in particolare della zona di Subiaco gli valse il soprannome di “apostolo del Sublacense”. Notevole anche la carità mostrata verso i propri confratelli.

Fra Tommaso si spense l’11 gennaio 1729 all’età di 74 anni. Beatificato nel 1786 da papa Pio VI, è stato canonizzato da papa Giovanni Paolo II il 21 novembre del 1999. Per Giovanni Paolo II – che nella sua omelia lo definì un “autentico discepolo del Poverello d’Assisi” – tutta la vita di Fra Tommaso da Cori “appare così segno del Vangelo, testimonianza dell’amore del Padre celeste, rivelato in Cristo e operante nello Spirito Santo, per la salvezza dell’uomo”.

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Anita Bourdin

Journaliste française accréditée près le Saint-Siège depuis 1995. Rédactrice en chef de fr.zenit.org. Elle a lancé le service français Zenit en janvier 1999. Master en journalisme (Bruxelles). Maîtrise en lettres classiques (Paris). Habilitation au doctorat en théologie biblique (Rome). Correspondante à Rome de Radio Espérance.

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