"Sono davvero monaci, se vivono del lavoro delle proprie mani"

Storia della fabbrica di birra dell’Abbazia di Andechs

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di Britta Dörre

ROMA, mercoledì, 27 maggio 2012 (ZENIT.org) – Basta uno sguardo veloce alla pianta della famosa abbazia di San Gallo, nell’omonimo cantone svizzero, per capire che i grandi monasteri non erano e non sono solo luoghi di ritiro spirituale ma ospitano anche attività che servono al mantenimento materiale della comunità monastica.

Il disegno architettonico, che è custodito nella Stiftsbibliothek Sankt Gallen e risale ai primi decenni del IX secolo, indica infatti vari orti ed edifici, ad esempio per fare il pane e per la fabbricazione della birra. I prodotti venivano consumati non solo dai monaci ma anche dagli ospiti della comunità.

“Tutti gli ospiti che giungono in monastero siano ricevuti come Cristo, poiché un giorno egli dirà: ‘Sono stato ospite e mi avete accolto’”, si legge infatti nel capitolo 53 della Regola di San Benedetto, dedicato appunto all’accoglienza di visitatori e pellegrini.

Proprio la fabbricazione della birra è il punto forte dell’abbazia benedettina di Andechs, situata sopra il Lago di Ammer (Ammersee), nei pressi di Herrsching, a sudovest di Monaco di Baviera.

Il Sacro Monte o Heiliger Berg di Andechs è uno degli più antichi e – dopo Altötting – il secondo più grande luogo di pellegrinaggio della Baviera. La sua storia risale al X secolo, quando il conte Rasso (880–954) portò dalla Terra Santa una serie di reliquie. Per volere del conte Bertoldo II di Andechs ebbe luogo nell’anno 1128 il primo pellegrinaggio alle reliquie, che dopo varie vicende furono ritrovate nell’anno 1388. Portate a Monaco di Baviera, le reliquie o Tre Ostie Sacre ritornarono ad Andechs nel 1394.

La comunità dei monaci benedettini di San Bonifacio, arrivati sul Sacro Monte a metà del XV secolo, accoglie da oltre cinque secoli i numerosi ospiti e pellegrini con una rinfrescante birra di produzione propria nella Andechser Bräustüberl (birreria).

La fabbricazione della birra costituisce l’attività più redditizia dell’abbazia, che dà lavoro a circa 200 dipendenti. Secondo un ordine del re Ludovico I di Baviera (1825-1848), i proventi sono destinati ai progetti culturali, pastorali e sociali dell’abbazia di Andechs e della comunità benedettina di San Bonifacio a Monaco, gli unici proprietari della birreria.

I benedettini del Sacro Monte producono vari tipi di birra, fra cui la Andechser Spezial Hell, una birra speciale chiara. Molto gradita e ricercata è invece la Andechser Winterbier, la quale viene prodotta e venduta solo d’inverno, dall’11 novembre al 19 marzo, cioè da San Martino a San Giuseppe (von Martini bis Josefi, in bavarese).

Una curiosità: l’orario della Andechser Bräustüberl segue il ritmo della comunità monastica, vale a dire che alle ore 20, dopo la compieta (la preghiera che conclude la giornata), la vendita e la mescita della birra si fermano.

*Per ulteriori informazioni (in tedesco): http://www.andechs.de/kloster-andechs.html

 [Traduzione dal tedesco a cura di Paul De Maeyer]

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ZENIT Staff

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