"Solidali per la vita": domenica 1 febbraio la 37° Giornata per la Vita

L’evento si aprirà con la Messa a S. Maria in Traspontina presieduta da mons. Leuzzi, seguita dal corteo fino a San Pietro con il card. Vallini

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“Solidali per la vita” è il tema che farà da sfondo alla 37ª Giornata, domenica 1° febbraio, che la diocesi di Roma celebrerà con la tradizionale Messa presieduta dal vescovo Lorenzo Leuzzi, incaricato del Centro per la pastorale sanitaria e direttore dell’Ufficio per la pastorale universitaria del Vicariato di Roma, nella parrocchia di Santa Maria in Traspontina (via della Conciliazione) alle 10.30. Al termine della Messa i partecipanti, insieme al cardinale vicario Agostino Vallini, confluiranno in piazza San Pietro dove si uniranno alle associazioni e alle altre rappresentanze del “popolo della vita” per la preghiera dell’Angelus insieme a Papa Francesco.

Come ogni anno il Movimento per la vita romano distribuirà in 100 parrocchie romane materiali informativi sulle tematiche e le iniziative a tutela della vita umana e 15mila piantine di primule, simbolo della forza della vita anche nelle condizioni più sfavorevoli. Sui banchetti allestiti nei piazzali e sui sagrati delle chiese, tra i vari opuscoli divulgativi, si potrà trovare il periodico L’Informavita nella sua edizione speciale per la Giornata della vita, stampata in 40mila copie, che darà risalto ad alcuni servizi come il “Progetto Gemma”, che fino a oggi ha aiutato 20mila mamme in Italia e circa 1.700 a Roma e provincia, e il numero verde “SOS Vita”, che ha permesso la nascita di tanti bambini destinati a non vedere la luce. Quest’anno particolare rilievo verrà attribuito al problema del gender.

Sempre in occasione della Giornata della vita, tre convegni faranno da cornice alla celebrazione eucaristica di domenica. Il 31 gennaio, presso la Clinica pediatrica del Policlinico Umberto I, si terrà l’incontro “Bambini e diseguaglianze” promosso dai dipartimenti di ginecologia e di ostetricia delle università di Roma. Il convegno si aprirà alle 9 con i saluti del rettore della Sapienza Eugenio Gaudio e del vescovo Lorenzo Leuzzi. Seguirà la presentazione dei lavori a cura di Mario De Curtis, ordinario di pediatria alla Sapienza di Roma e direttore dell’unità neonatale di terapia intensiva dell’Umberto I, quindi le due sessioni di studio.

La prima, moderata da Costantino Romagnoli, presidente della Società italiana di neonatologia e ordinario di Pediatria all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, prevede le relazioni di Mario De Curtis, Giovanni Corsello, presidente della Società italiana di pediatria e ordinario di Pediatria dell’Università di Palermo, e Andrea Brandolini, del dipartimento di Economia e Statistica della Banca d’Italia. La seconda sessione, moderata da Vincenzo Leuzzi, associato di Neuropsichiatria infantile della Sapienza, vedrà intervenire Salvatore Geraci, responsabile dell’Area sanitaria della Caritas diocesana di Roma, Giuseppe Nicolao, ordinario di Automatica all’Università di Pavia, e Stefano Semplici, ordinario di Etica sociale a Tor Vergata e presidente del Comitato di Bioetica dell’Unesco. 

Dell’affidabilità, efficacia e finalità delle nuove analisi genetiche si parlerà invece al convegno “Le nuove frontiere della diagnosi genetica”, promosso dai dipartimenti di ginecologia e di ostetricia delle università di Roma, in programma sempre per sabato 31 gennaio al Policlinico Gemelli (Aula Brasca, largo Francesco Vito 1) dalle 8.30 alle 13.30. «Sulle nuove analisi genetiche – sottolinea Domenico Arduini, ordinario di Pediatria e direttore del dipartimento di Ginecologia e ostetricia dell’Università Tor Vergata – sono emerse informazioni a nostro parere non corrette. Occorre quindi fare chiarezza sullo scopo e l’affidabilità di questi esami, attraverso un’etica dell’informazione e della ricerca». Le conclusioni di questo confronto saranno affidate al vescovoLeuzzi.

“Il fine vita. Senso e Prassi” è invece il titolo del convegno promosso per il 3 febbraio alle 15 al Policlinico Tor Vergata (Aula Anfiteatro Giubileo 2000, viale Oxford 81). A organizzarlo le Università Tor Vergata, Sapienza e Cattolica del Sacro Cuore, Policlinico Tor Vergata, Umberto I e Gemelli.

«Affronteremo il tema del fine vita sotto differenti angolature etiche e antropologiche – spiega Mariagrazia Marciani, ordinario di neurologia e direttore del dipartimento di neuroscienze della Fondazione Policlinico Tor Vergata -. Partendo dal concetto della malattia come espressione della fragilità umana, si approfondiranno i temi dell’accanimento terapeutico, dell’abbandono terapeutico, dell’eutanasia e della giusta comunicazione. Scelte che quotidianamente riguardano il nostro lavoro, per questo occorre capire quando, come e se agire o fermarsi».

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ZENIT Staff

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