Siria: scomparsi sacerdote e laico melchiti

Dei due non si hanno più notizie da domenica scorsa: si teme un rapimento. Nei giorni scorsi rapito e poi rilasciato un monaco francescano

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Si teme in Siria per la sorte del sacerdote greco-melchita Antonie Boutros e del laico Said Al-Abdun, spariti domenica scorsa mentre erano in viaggio dalla città di Shahba a quella di Sama Hinadat, a sud di Damasco, dove padre Antoine avrebbe dovuto celebrare la Messa domenicale. La notizia della loro sparizione si è diffusa nelle scorse ore grazie ad organizzazioni assire impegnate sul fronte dei diritti umani. Secondo fonti consultate dall’agenzia Fides, i due potrebbero esser stati rapiti da una delle bande criminali o delle formazioni islamiste che operano nella zona.

Dalle informazioni che giungono dal Paese mediorientale padre Antoine Boutros, parroco 50enne della chiesa di San Filippo Apostolo a Shahba, è noto per le sue iniziative caritative e umanitarie e per la sua capacità diplomatica, coinvolgendosi in operazioni di mediazione tra le diverse fazioni in lotta. La Siria continua a essere un Paese ad alto tasso di rischio per i rapimenti. E’ dello scorso 4 luglio il sequestro di padre Dhiya Azziz, francescano nella Custodia di Terra Santa, dal villaggio di Yacoubieh (provincia di Idlib, distretto di Jisr al-Chougour). Il francescano, caduto vittima di uno dei tanti gruppi di miliziani attivi nella zona, è stato poi liberato il 10 luglio.

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ZENIT Staff

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